Scatterà da lunedì prossimo, 8 febbraio, il secondo step del piano vaccini anti covid in Italia. Obiettivo, rendere immuni al virus ben sette milioni di nostri concittadini entro aprile, oltre a quelli già vaccinati durante la fase uno, come scrive Repubblica. Fra quattro giorni, oltre alle vaccinazioni di over 80 e persone fragili e con vulnerabilità, sarà la volta anche di insegnanti, personale scolastico, forze dell’ordine, nonché personale delle carceri e i detenuti. Tutti coloro rientranti in questa categoria che hanno meno di 55 anni, verranno sottoposti al vaccino di AstraZeneca, la cui prima fornitura è attesa proprio lunedì, mentre agli altri andrà Pfizer o Moderna a seconda dei casi.



In totale verranno quindi somministrate 14 milioni di dosi di vaccino nei prossimi tre mesi, e si terrà conto anche di un nuovo criterio di distribuzione delle stesse. Così come espressamente richiesto dai governatori durante un vertice governo-regioni tenutosi ieri, e a cui hanno partecipato anche il ministro della salute Speranza e quello per gli affari regionali, Boccia, oltre al Commissario Arcuri, le regioni con più anziani da vaccinare riceveranno più dosi.



CAMPAGNA VACCINI, AL VIA FASE 2: “RESTA FUORI DA OGNI CRISI POLITICA”

Questa nuova fornitura partirà però da lunedì 15 indicativamente, il tempo di richiedere alla Pfizer i nuovi quantitativi. “La campagna di vaccinazione resti fuori da crisi e da contese politiche. È la cosa più importante per tutto il Paese”, ha rassicurato Speranza, che ha anche aggiunto, parlando di AstraZeneca: “Il tetto anagrafico potrebbe essere superato in futuro dopo ulteriori valutazioni scientifiche”. E a breve potrebbe aggiungersi al lotto di vaccini disponibili anche il russo Sputnik V, i cui primi risultati sono decisamente interessanti: “Non dobbiamo avere timori delle origini dei vaccini – ha detto ancora il titolare della Salute – quello che per noi è importante è il passaggio Ema. A questo proposito, abbiamo sollecitato l’Unione europea alla valutazione scientifica su quest’ultimo e quello di altri paesi”. Mentre sugli anticorpi monoclonali: ” I vaccini sono essenziali ma si valutano anche altre opzioni, da questo punto di vista stiamo accelerando sugli anticorpi monoclonali”.

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