I nuovi alberi piantati tra il 2022 e i primi mesi del 2023 in Italia sono 2,8 milioni e, in termini economici, valgono 23,5 milioni di euro per ogni anno della loro vita. Il dato, riportato da Il Sole 24 Ore, è in aumento del 15,7% rispetto allo scorso anno, ma non è ancora abbastanza al punto da soddisfare il progetto boschi urbani contenuto all’interno del Pnrr. Esso infatti prevedeva la piantumazione di 6,6 milioni di fusti entro il 2024 per uno stanziamento di di fondi pari a 330 milioni di euro.
Le difficoltà del progetto e i ritardi nella sua attuazione tuttavia sono presto emersi. È emblematico in tal senso il dato secondo cui le uniche città in regola sono Torino e Venezia. È per questo motivo che nelle scorse settimane il Governo di Giorgia Meloni ha chiesto alla Commissione europea la revisione del target e un definanziamento di 110 milioni di euro a causa della “impossibilità oggettiva di raggiungere pienamente l’obiettivo finale”. Intanto, però, il percorso va avanti, anche attraverso la messa a dimora di piante o semi all’interno dei vivai che poi saranno trasferiti a terra nei luoghi di destinazione.
Piantati 2,8 mln di alberi nel 2022: piano Pnrr va a rilento, i dati e la classifica delle regioni
Il Sole 24 Ore attraverso la pubblicazione dell’Atlante delle Foreste ha voluto “far emergere in maniera chiara e inequivocabile il ruolo cruciale svolto dalle piante, attraverso l’uso di indicatori misurabili”, ha spiegato Sandro Scollato, amministratore delegato di AzzeroCO2, che lo ha realizzato insieme a Legambiente. I benefici prodotti dai 2,8 milioni di alberi piantati tra il 2022 e il 2023 sono infatti innumerevoli, in termini economici e non solo. Gli obiettivi sono quelli di generare servizi eco-sistemici in termini di regolamentazione del clima, migliorare la qualità dell’aria, contrastare il dissesto idrogeologico e incrementare le attrattività turistiche e culturali.
La regione più avanti in tal senso è la Lombardia, in vetta alla classifica con 717.521 alberi piantati dal valore economico annuo di oltre 7 miliardi di euro. Dietro ci sono il Trentino Alto Adige, con 527.198 alberi dal valore di oltre 2 milioni di euro, e il Veneto con 469.181 alberi dal valore di oltre 4 milioni di euro. A completare la top five sono Piemonte e Basilicata. Il fanalino di coda è invece il Molise con soli 70 alberi piantati dal valore di soli 731 euro. Le altre peggiori sono la Sicilia, con 2.950 alberi dal valore di 20 mila euro, e la Campania con 4.724 alberi dal valore di 25 mila euro.