Le piante hanno un loro linguaggio, che è comprensibile anche agli animali e, in qualche modo, probabilmente anche agli esseri umani. È ciò su cui studia da tempo, come riportato dal Corriere del Veneto, il team a capo del progetto «ROOMors – At the roots of motor intentions» dell’Università di Padova, che ha l’obiettivo di indagare le capacità di questi organismi di compiere attività intenzionali e di comunicare tra loro. I risultati finora sono stati piuttosto soddisfacenti.



A parlarne è stato il professor Umberto Castiello, il quale ha rivelato che ci sono state delle conferme importanti. “Le piante comunicano attraverso molecole volatili che racchiudono veri messaggi, emessi e assorbiti: una specie di alfabeto chimico. È un linguaggio molto complesso che deve essere ancora decifrato, ma che ci permetterà di avere informazioni molto rilevanti sulla vita delle piante”, ha spiegato. Il mezzo di comunicazione in questione viene utilizzato soprattutto in caso di pericolo, ad esempio per allertare i loro simili in merito alla presenza di un agente patogeno oppure dell’arrivo di un periodo di siccità. In queste situazioni, anche gli insetti ricevono l’avvertimento.



Le piante hanno un loro linguaggio: anche gli esseri umani possono carpire i loro messaggi

Non è la prima volta che gli studiosi evidenziano la possibilità che esista un linguaggio attraverso cui le piante, così come gli animali e gli esseri umani, comunicano. Uno dei più famosi approfondimenti è quello del professor Masatsugu Toyota, che in Giappone si occupò di analizzare la diffusione di messaggi all’interno dell’organismo stesso. Il lavoro che evidenzia l’origine dei segnali inviati all’esterno, invece, è sostanzialmente inedito. È indispensabile tuttavia continuare a osservare il fenomeno, anche per comprendere come il cambiamento climatico sta influendo su di esso.



È possibile farlo anche fuori dal laboratorio, come ha spiegato il professor Umberto Castiello: “Anche i profumi che sentiamo, ad esempio, quando tagliamo l’erba del giardino, sono messaggi d’allarme che gli organismi inviano per comunicare il pericolo che noi umani rappresentiamo. E ovviamente, anche i gerani in terrazzo, lo fanno”, ha concluso.