Il Ministro degli Interni, Matteo Piantedosi, ha recentemente parlato con Libero del tema scottante della sicurezza pubblica. Da Milano, a Roma e Napoli, i cittadini italiani sono sempre più spaventati per il preoccupante aumento dei reati, tra stupri, violenze, rapine e aggressioni fisiche, mentre il ministro sottolinea che ad ora “abbiamo realizzato 21.042 operazioni interforze, in particolare presso le stazioni ferroviarie” che hanno portato a “risultati concreti”.



Sui risultati, il Ministro Piantedosi porta anche i dati: “180.466 persone controllate, 457 arresti, 2.411 denunciati, 519 stranieri espulsi, 275 misure di prevenzione personale”, ma non basterebbe ancora perché “i reati sono ancora troppi e non dobbiamo sottovalutare la percezione di insicurezza dei cittadini”. Solamente a Milano, però, sottolinea che “l’indice di delittuosità è sceso del 3,7%” rispetto allo scorso anno, con particolare attenzione alle “violenze sessuali diminuite del 24%”. Ma il Ministro Piantedosi ci tiene, ancora una volta, che “si deve fare di più” e nonostante nel “solo anno in corso il nostro governo ha già finanziato l’assunzione di 6.000 agenti in più. Uno sforzo importante, ma abbiamo intenzione di investire ulteriormente per incrementare gli organici e assicurare cosi il ricambio generazionale”.



Piantedosi: “Ora lavoriamo anche sui migranti irregolari”

Il tema della sicurezza, però, evidenzia il giornalista di Libero parlando con il Ministro Piantedosi, è reso ancora più complicato dagli oltre 45mila migranti irregolari arrivati in Italia nell’ultimo anno. Secondo il ministro, “con l’ultimo decreto sono state approvate disposizioni che, da un lato, rafforzano i canali di ingresso regolare, anche attraverso sistemi premiali e, dall’altro, potenziano gli strumenti di contrasto all’immigrazione irregolare”.

Oltre a questo, secondo il Ministro Piantedosi “abbiamo già avviato numerose iniziative con i Paesi di transito e di partenza”, perché “è chiaro che dobbiamo collaborare con quei Paesi [affinché] ci sia una concreta prospettiva di sviluppo che renda meno attrattiva la via dell’emigrazione”. Ma la sfida dell’immigrazione, ribadisce “può essere vinta soltanto in una dimensione europea“. A tal proposito, però, il Ministro Piantedosi sottolinea che “abbiamo rimesso il tema tra i primi punti dell’agenda europea, ottenendo consensi concreti. Sono processi complessi e talvolta lenti, ma confidiamo che i risultati non tardino ad arrivare”.