RIAPRIRE IL DECRETO FLUSSI? COSA HA DETTO IL MINISTRO PIANTEDOSI
Dal Decreto Flussi all’emergenza immigrazione, dal tifo violento alle nomine fino agli aumenti di assunzione nel comparto sicurezza: secondo il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, intervistato oggi dal “Messaggero” il bilancio di questi primi mesi al Viminale possono dirsi comunque positivi anche se resta «consapevole della delicatezza delle sfide odierne» e pure delle polemiche che più volte lo hanno coinvolto in queste settimane.
In merito al tema urgente della possibile riapertura-allargamento del Decreto Flussi dopo l’ultimo click day che ha polverizzato in poche ore tutti gli 82mila posti aperti, il titolare del Ministero dell’Interno non esclude alcuna ipotesi. «All’esito dell’istruttoria delle oltre 252mila istanze pervenute, l’analisi delle aree geografiche e dei settori produttivi di provenienza delle domande contribuirà a fornire elementi di valutazione circa il reale fabbisogno del mercato del lavoro», spiega Piantedosi aggiungendo come non vi siano nel Governo «pregiudizi all’estensione, ove se ne rilevasse l’esigenza, delle quote di ingresso, ma le concrete valutazioni andranno fatte nelle consuete sedi interministeriali anche con il confronto con le parti sociali».
ASSUNZIONI, GUARDIA COSTIERA E PREFETTO ROMA: GLI ALTRI TEMI DI PIANTEDOSI
Sempre rimanendo sul fronte migranti, il Ministro Piantedosi risponde al “Messaggero” in merito alle 2mila assunzioni nelle forze dell’ordine annunciate nell’ultimo CdM prima di Pasqua: «È un seguito alle politiche già avviate da questo governo per potenziare le strutture dei comparti della sicurezza e del soccorso pubblico, incrementando gli organici e le risorse delle Forze di polizia e dei Vigili del Fuoco, dando risposte concrete alle legittime aspettative di coloro che ogni giorno, con sacrificio e professionalità, operano a protezione dei cittadini». Le risorse aggiuntive però vanno ancora allocate nelle prossime settimane e non è da escludere la presenza di ulteriori risorse per la Guardia Costiera: «stiamo lavorando per rendere più visibile, in tutte le città, la presenza delle Forze dell’ordine, rafforzandola in particolare nelle aree più a rischio e dove si registra la maggiore concentrazione di persone».
È da tempo ormai che sono in atto, secondo il Ministro dell’Interno, «mirati servizi interforze per garantire più sicurezza presso le principali stazioni ferroviarie, le aree di spaccio e di malamovida nonché diversi ospedali, presso i quali abbiamo ripristinato o rafforzato i presidi di polizia. Nell’ambito di tale obbiettivo, Roma sarà tra le città che beneficeranno di una particolare attenzione, anche in vista del Giubileo 2025». Dal tifo violento all’emergenza omicidi nella capitale, viene chiesto contro a Piantedosi se vi sono novità circa la nomina del Prefetto di Roma ancora vacante da mesi: «Il governo lo nominerà a breve e certamente sarà individuato il profilo giusto per la Capitale. Nel frattempo, tengo a dire che la prefettura di Roma non è senza una guida. I provvedimenti e le attività messe in campo negli ultimi giorni su importanti versanti della sicurezza pubblica dimostrano che la struttura è all’altezza delle funzioni che le competono. Non si sono, infatti, registrate battute di arresto né nelle iniziative contro il tifo violento, né nel contrasto alle occupazioni illegali di immobili, alla malamovida e alle violenze di strada, solo per fare alcuni esempi», ha concluso Matteo Piantedosi.