Con una nota apparsa sul Blog delle Stelle, il Movimento 5Stelle chiarisce che il voto sulla Piattaforma Rousseau sul Governo dem-grillini ci sarà, anche se non dice né quando né in quali termini. «Far votare i propri iscritti sulle scelte fondamentali per l’Italia è il metodo del MoVimento 5 Stelle. Rappresenta da sempre il nostro valore fondante ed è altamente democratico. Lo abbiamo sempre adottato e lo adotteremo per la scelta dei candidati per l’elezione del Presidente della Repubblica, così come lo abbiamo utilizzato in alcune decisioni importanti da prendere a livello politico e parlamentare», scrivono i vertici del M5s sottolineando come già lo scorso contratto con la Lega fu votato su Rousseau senza le critiche mosse invece in questi giorni. «In Germania, che come l’Italia è una democrazia parlamentare, la SPD ha dato sempre la parola finale agli iscritti nell’approvare la ‘Grosse Koalition’ con la Cdu. Sono valori democratici che non barattiamo per nulla e nessuno e chiediamo vengano rispettati, così come rispettiamo chi decide la propria linea politica in una direzione di delegati. Il Pd ha i propri organi decisionali, noi abbiamo il nostro: gli iscritti», spiegano ancora i grillini sul Blog. Al termine della nota, il M5s annuncia che non vi è stato alcun attacco hacker sulla Piattaforma Rousseau, «ringraziamo chi ha dimostrato che si tratta di un’enorme fake news. Siamo di fronte ad un nuovo fenomeno. Siamo passati dagli hackers ai fakers che usano Photoshop per mandare in giro immagini di hackeraggi inesistenti». (agg. di Niccolò Magnani)



TUTTI I NODI DI ROUSSEAU

Piattaforma Rousseau nel mirino della critica ma anche degli hacker. Come vi abbiamo raccontato, il Movimento 5 Stelle ha aperto alla possibilità di un voto degli attivisti sul governo giallorosso con il Pd, ma il sistema sarebbe stato violato. Ma già negli scorsi anni si è a lungo dibattuto sulla sicurezza della piattaforma e, soprattutto, sulla trasparenza. E, oltre a tanti elettori, a chiedere il ritiro del voto su Rousseau sono stati alcuni eletti 5 Stelle. «Sono emersi molti pareri negativi», ha evidenziato la deputata Flora Frate ai microfoni di Adnkronos, mentre il capitano Gregorio De Falco ha ironizzato su Twitter: «La piattaforma Rousseau sta alla democrazia rappresentativa come il rito pagano sta alla religione Cristiana». Non è tardata ad arrivare la replica dei fedelissimi del leader Luigi Di Maio, ecco le parole di Manlio De Stefano: «Accetto che chi è abituato alle liste scritte dal capo o a scelte imposte non ne capisca il senso, ma che parlamentari accomodatisi sulle loro poltrone proprio grazie al voto su Rousseau se ne lamentino adesso è davvero inaccettabile». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



PIATTAFORMA ROUSSEAU, ALTRI PROBLEMI…

La piattaforma Rousseau sembrerebbe essere stata di nuovo presa di mira. Come riferisce l’edizione online de Il Giornale, citando Nextquotidiano, lo spazio di voto per gli attivisti e gli iscritti del Movimento 5 Stelle è tornato nel mirino degli hacker da quando si è fortemente paventata la possibilità di un governo giallo-rosso, cosa che poi si sta trasformando in realtà visto l’incarico conferito oggi dal presidente Mattarella all’ex presidente del consiglio, Giuseppe Conte. E’ quindi comparso online uno screenshot di quello che potrebbe essere il pannello di controllo di uno degli admin di Rousseau: un’immagine che non si sa se sia reale o meno, fatto sta che i pentastellati sarebbero già in allarme anche perché non è la prima volta, come detto già sopra, che la piattaforma viene “bucata”.



PIATTAFORMA ROUSSEAU: NUOVO ATTACCO HACKER?

E a proposito di Rousseau in molti si domandano se il voto del Movimento 5 Stelle possa ancora cambiare o meno le sorti del nuovo governo giallo-rosso che sta nascendo. Il popolo pentastellato è infatti chiamato ad esprimere la propria opinione in merito a quest’inedita quanto inattesa alleanza con il Partito Democratico, e tutto dipenderà dallo stesso Conte, che ha accettato l’incarico del capo dello stato, ma con riserva, come da prassi. Non è la prima volta che la piattaforma Rousseau viene tirata in ballo per questioni di vitale importanza per l’Italia, come ad esempio i precedenti casi sulle vicende giudiziarie di Matteo Salvini e la Diciotti. La cosa certa è che la stessa piattaforma è finita spesso e volentieri al centro delle critiche, come ad esempio il 4 aprile scorso, quando il Garante per la Privacy aveva comminato una multa da ben 50mila euro per via di una mancata sicurezza circa i dati personali degli iscritti. Il Movimento aveva comunque assicurato che i problemi erano stati risolti e che lo spazio web grillino era completamente sicuro.