Tanto per Davide Casaleggio quanto per Luigi Di Maio, i risultati della Piattaforma Rousseau sul voto per il Governo Pd-M5s sono stati un autentico “plebiscito”: quasi 80mila votanti, record di votazioni online a livello europeo e un “mandato” ora per Giuseppe Conte a formare il nuovo Governo, cancellando di fatto un anno e mezzo di maggioranza passata con la Lega di Matteo Salvini. «Sul governo nascente spero sia più solido di quello passato e spero che i partner di governo si comportino in modo più leale dei precedenti» ha commentato poco fa il presidente dell’Associazione Rousseau Davide Casaleggio. Per il Presidente della Camera Roberto Fico i risultati dicono una sola cosa: «Oggi il Movimento 5 Stelle ha deciso di non arrendersi e di continuare il lavoro parlamentare per la realizzazione del proprio programma, votato da milioni di italiani appena un anno e mezzo fa». Il suo “nemico-amico” Di Maio, chiudendo la conferenza stampa ha ammesso davanti alle telecamere «Quei venti punti su cui ho alzato la voce, e magari a qualcuno non è piaciuto il tono, sono entrati tutti. C’è il taglio dei Parlamentari, mancano due ore per una riforma storica». Si riferiva sia al Pd, sia allo stesso Beppe Grillo che aveva contestato quei punti piazzati sul tavolo delle trattative «abbiamo avuto idee diverse su quei punti, ma io e Beppe ci vogliamo bene», chiosa il leader politico del M5s.
RISULTATI PIATTAFORMA ROUSSEAU: STRAVINCE IL SÌ
Vince il Sì, vince Grillo (e vince Renzi): i risultati della Piattaforma Rousseau danno con larga maggioranza il Sì all’accordo di Governo Pd-M5s, 63.146 voti (79,3%), contro il No (16.488 voti, 20,7%). «Nel corso di questa votazione si è segnato un nuovo record nella storia di Rousseau (il precedente di maggio 2019 era di 56.127 votanti). Dalle 9 alle 18 hanno infatti espresso la propria preferenza 79.634 iscritti, su una base di aventi diritto che, alla mezzanotte del 2 settembre 2019, ha raggiunto il numero di 117.194 iscritti. È un record mondiale di partecipazione ad una votazione politica online IN UN SOLO GIORNO», scrive la piattaforma Rousseau sul Blog delle Stelle dopo un’ora e 20 minuti di lunga e frenetica attesa. Di Maio in conferenza stampa poco fa si dice soddisfatto «abbiamo scelto un metodo diverso, un percorso diverso che si rivela vincente. Poi abbiamo chiesto un confronto su quel programma messo scritto con il Pd». Per il vicepremier attuale «ci sono tutti i 20 punti che il M5s aveva detto dopo le consultazioni con Mattarella»; non solo, per Di Maio «non sarà un Governo di destra o di sinistra, ma un Governo che farà le cose giuste da fare. Non volevamo un Governo a tutti i costi, ma ora che sappiamo che i nostri iscritti ci hanno dato fiducia con tutti i punti che avevamo messo sul tavolo, ora siamo davvero contenti del lavoro fatto per mettere una toppa alle irresponsabilità di Matteo Salvini e della Lega».
CHIUSO IL VOTO SULLA PIATTAFORMA ROUSSEAU
È chiuso ufficialmente il voto sulla Piattaforma Rousseau in merito alla formazione del nuovo Governo: secondo la stessa Associazione gestita da Davide Casaleggio, i risultati dovrebbero arrivare attorno alle ore 19, circa un’ora dopo la chiusura del voto. Ma secondo fonti di Palazzo Chigi, alle 18.30 il leader M5s Luigi Di Maio dovrebbe parlare in conferenza stampa e potrebbe essere in quel momento che verranno resi noti i responsi del voto sulla Piattaforma Rousseau decisivo per il Sì o No al Governo Conte-bis. «Il voto dei Cinque Stelle sulla piattaforma Rousseau per decidere sul governo giallo-rosso? Uno sgarbo a Mattarella e a tutti i gruppi parlamentari coinvolti», non usa mezzi giri di parole l’ex M5s Gregorio De Falco, che rappresenta una buona fetta dei timori della base M5s per nulla convinti dell’elaborazione del quesito e delle sue conseguenze. «Ad ora abbiamo registrato oltre 73mila voti su Rousseau, siamo orgogliosi di questa partecipazione», ha invece riportato Enrica Sabatini, tra i soci dell’associazione Rousseau, intervistata da La7. La base divisa ma l’affluenza è altissima, pare, nei risultati finali della Piattaforma: non resta ora che attendere l’esito, mentre a Palazzo Chigi il Premier Conte è al lavoro con i capigruppo di Pd e M5s per mettere a punto la squadra di Governo. Tutto, ovviamente, se passerà il Sì da Rousseau: a sorpresa è Matteo Renzi a dirsi ottimista sull’esito, «Non credo che il M5s voglia suicidarsi e che ci siano dubbi: è un atto di responsabilità, se non si va a un governo si va a elezioni con l’aumento dell’Iva e la recessione, non solo un bagno di sangue per l’Italia ma anche per i grillini. Sono ottimista perché facciano prevalere il buonsenso».
RECORD VOTANTI SU ROUSSEAU “OLTRE 56MILA”
«Alle 13.19 di oggi abbiamo superato le 56.127 votazioni da parte degli iscritti su Rousseau, è l’attuale record mondiale di partecipazione online a una votazione politica. Sono molto contento di questa dimostrazione di democrazia diretta. Il M5s è l’unica forza politica quantomeno in Italia che fa partecipare gli iscritti a scelte così importanti per il futuro del Paese», commenta soddisfatto Davide Casaleggio davanti al “boom” di votazioni sulla Piattaforma online del Movimento, nonostante alcuni disservizi avvenuti soprattutto nelle prime ore di votazioni. Di Maio ha votato ma non si scuce – «mio voto è segreto» – mentre Paragone non si nasconde «Ho votato NO (e ho votato senza problemi tecnici.)». Uscendo da Palazzo Chigi è poi lo stesso vicepremier grillino a commentare l’afflusso di voti su Rousseau per il Governo Pd-M5s «Vedremo quale sarà il risultato ma abbiamo già vinto: tutti sanno che questo governo si formerà con il voto di italiani che decidono senza delegare. Oggi avremo un grande successo che e’ quello della democrazia diretta che decide». Come ricorda Sky Tg 24, nel 2018 i risultati sul voto per il Governo Lega-M5s videro il 94% per il Sì e in quella votazione presero parte 44.796 militanti. 42.274 votarono sì e 2.522 no. Mancando ancora 3 ore al termine dei voti, di certo si può certificare il successo di afflusso su Rousseau per un voto considerato “capitale” da tutti i big del Movimento 5 Stelle.
SU ROUSSEAU IL PROGRAMMA DI GOVERNO IN 26 PUNTI
«Buongiorno, posso dirvi già da ora che tutti i 20 punti che il MoVimento 5 Stelle ha presentato al Presidente Conte sono affrontati nel Programma di Governo. Dal blocco dell’aumento dell’IVA al salario minimo, dal taglio del cuneo fiscale agli aiuti a famiglie e disabili, dallo stop agli inceneritori alle trivelle, dalla riforma della giustizia alla legge sul conflitto di interessi, fino alle concessioni autostradali»: scrive così Luigi Di Maio su Facebook nel lanciare il voto sulla Piattaforma Rousseau, decisivo per le sorti del nuovo Governo Pd-M5s. All’interno della pagina di votazioni, ma anche sul Blog delle Stelle, è stato pubblicata la bozza del programma per il Conte-bis con all’interno di fatto molti dei punti trattati e voluti dal Movimento 5 Stelle nelle fasi di trattative con il Partito Democratico. Qualche difficoltà e rallentamento è stato registrato stamattina nelle prime ore di votazioni, mentre a livello politico sono emersi alcuni retroscena nei quali si mostra un Beppe Grillo infuriato con Di Maio per aver messo a rischio l’accordo con i dem proprio col voto su Rousseau. Al momento nessuna conferma o smentita di tale retroscena, ma resta l’attesa forte per quello che potrà succedere stasera dopo che verranno resi noti i risultati della votazione. In una nota di poco il M5S fa sapere che le operazioni si stanno svolgendo regolarmente e che i risultati sono attesi intorno alle 19: nelle prime due ore di voto, i partecipanti effettivi sono stati 29781.
BARILLARI, SPADAFORA E LE INTENZIONI DI VOTO
Davide Barillari, consigliere del Movimento 5 Stelle nel Lazio, ha già fatto capire quale sarà il suo voto di oggi sulla piattaforma Rousseau: «Non si può prima essere vergini, professare coerenza e intransigenza contro la casta dei partiti, e poi diventare escort di lusso». Una metafora d’impatto quella utilizzata dal grillino, in vista di una giornata che si preannuncia caldissima per la politica, per il futuro dell’Italia e per la nascita dell’inedito governo giallorosso. Il Movimento 5 Stelle sembrerebbe essere spaccato sul tema, anche se è difficile capire se prevarrà il sì o meno. Ieri Di Maio, attraverso un video su Facebook, non ha dato indicazioni ai suoi iscritti, anche se è chiaro che lo stesso propende per l’intesa. «Confido che gli attivisti possano darci fiducia anche questa volta», ha invece specificato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Vincenzo Spadafora «Mi auguro che diranno di sì – ha aggiunto – ma non sono convinto. Se dovessi guardare l’umore della rete, direi che c’è molto malcontento». In caso di vittoria dei “no”, si tornerà a votare. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
PIATTAFORMA ROUSSEAU, GOVERNO CONTE M5S-PD AL VOTO
È il D-Day, quello in cui gli iscritti alla Piattaforma Rousseau potrebbero decidere le sorti del nuovo Governo: con il voto per il Sì si aprirebbe ufficialmente il Conte-bis tra Pd-M5s-Leu e altre forze di Centrosinistra, se invece prevalesse il “No” allora sarebbe a rischio la risposta del Premier incaricato al Quirinale, con annesso fallimento delle trattative su programma e squadra dei Ministri. La scelta ricade sulla forma, molto discussa, di “democrazia diretta” degli iscritti al Movimento 5 Stelle e visto il carico degli appelli messi in campo ieri dal Premier Conte e dal leader grillino Di Maio si può ben comprendere come la partita sia tutt’altro che “scontata”. Bisogna far digerire alla base M5s – dopo un anno e mezzo di complesso e contestato contratto di Governo con la Lega – un nuovo accordo con un partito insultato e attaccato fino all’altro ieri: Conte ieri è stato molto chiaro, «L’Italia sta tornando protagonista nel mondo. Ma per farlo serve un governo forte di cui io sarò il primo responsabile. Abbiamo grandi e buone idee da realizzare con questo Paese. Nelle consultazioni con le forze politiche ho registrato una consonanza tra Cinque stelle, Pd e altre forze di centrosinistra sugli obiettivi da raggiungere». Poi l’invito-appello agli iscritti di Rousseau, «non mi sfuggono le ragioni di perplessità, penso agli elettori 5 Stelle. A voi ricordo che il M5S ha detto in modo sempre chiaro che, se non avesse avuto maggioranza, avrebbe lavorato con le forze disponibili a farlo portando avanti il programma. A voi dico di non tenere nel cassetto queste idee, questi sogni». La parte del “leone” l’ha presa il Premier, indicato esplicitamente nel testo del voto di quest’oggi (dalle 9 alle 18 le votazioni sono aperte), mentre Di Maio ha spiegato il perché si è arrivati al voto per una alleanza col Pd «In questa crisi abbiamo sempre guardato ai problemi delle persone e non alle poltrone. Per questo sono stato a volte anche duro in queste trattative. Ma quando il Pd ha fatto un passo indietro sul vicepremier, lo abbiamo fatto anche noi. Chiediamo che nel governo si rispetti il nostro codice etico: no condannati, sì incensurati».
IL QUESITO DEL VOTO SULLA PIATTAFORMA ROUSSEAU
Di Maio ha promesso che non sarà vicepremier del nuovo Governo ma ha fatto intendere che l’opzione “giallorossa” al momento è l’unica che evita il ritorno alle urne e una riproposizione dello stesso problema, «nessuno ad oggi ha la maggioranza» (anche se i sondaggi dicono altro, ndr). Si decide tutto nelle votazioni tra le ore 9 e le ore 18, salvo inconvenienti come giù avvenuto diverse volte in passato sulla Piattaforma Rousseau di cui è presidente Davide Casaleggio: il quesito scelto, a differenza di quello pre-accordo con la Lega di un anno e mezzo fa, è esplicito e vede citato sia il Pd che il Premier Conte. Eccolo: «Sei d’accordo che il MoVimento 5 Stelle faccia partire un Governo, insieme al Partito Democratico, presieduto da Giuseppe Conte?». Come specifica il Blog delle Stelle nelle indicazioni di voto, «Potranno partecipare gli iscritti al MoVimento 5 Stelle da almeno sei mesi, con documento certificato. Il programma di governo negoziato con il Partito Democratico sarà consultabile online a partire dall’inizio del voto. Come da nostri principi e valori fondanti l’ultima parola spetta agli iscritti del MoVimento 5 Stelle». In realtà il programma ieri sera ancora non è stato chiuso formalmente ed oggi si rincontreranno questa mattina per mettere a punto le ultime linee guida per la bozza di contratto che dovrà guidare l’eventuale prossimo Governo Conte-bis in rampa di lancio.
I POSSIBILI SCENARI NEL GOVERNO CONTE BIS
I passi avanti per una alleanza anomala ma stabile (almeno in termini di numeri in Parlamento) ci sono stati e le delegazioni di Pd e M5s esprimono pareri positivi in merito alla formazione di un nuovo Governo. Ma tutto a questo punto si gioca sul voto di Rousseau: se sulla Piattaforma online infatti questa sera dovesse uscire un esito negativo sul nuovo Governo, come ha spiegato ieri Patuanelli e lo stesso Di Maio, «si riparte da capo. La piattaforma è un mezzo che un movimento politico ha deciso di dotarsi per prendere le proprie decisioni, pari ad una direzione di partito. Se dovessero prevalere i no, il presidente del Consiglio dovrà sciogliere la riserva di conseguenza: in modo negativo. Non vedo alternativa», ha spiegato il Capogruppo al Senato M5s. Per il Ministro del Lavoro invece «Non c’è un modo giusto o un modo sbagliato»; le posizioni in campo, specie per alcuni big del Movimento, sono tutt’altro che nette. Di Battista ha detto di non voler dire cosa voterà, Di Maio stesso non è parso entusiasta dell’alleanza con i M5s e in ogni intervento lancia qualche “stoccata” al Partito Democratico; critico assai Paragone, non entusiasta neanche la Lombardi e Patuanelli, mentre Buffagni scriveva ieri sui social «Domani, 3 settembre, si svolgerà la consultazione online su Rousseau.?Si potrà votare solo nella giornata di domani dalle 9.00 alle 18. Potranno partecipare gli iscritti al MoVimento 5 Stelle da almeno sei mesi, con documento certificato. Da noi le decisioni importanti si prendono insieme, e noi portavoce ci adeguiamo alle decisioni degli iscritti». Di contro, assolutamente schierati per il sì Manlio Di Stefano, Carla Ruocco, Marta Grande, Francesco D’Uva, Alberto Airola e tutti quelli che nella alleanza con Salvini hanno visto più elementi bui che positivi. Scenari complessi, specie perché difficilmente il Quirinale potrà accettare un “niet” alla riserva di Conte per il mero motivo di una bocciatura su una piattaforma online a fronte di trattative parlamentari e politiche che durano ormai da settimane. Per questo motivo tanto Conte quanto Di Maio ieri si sono esposti in prima persona per spiegare come l’accordo di oggi non sia “con il Pd”, ma “per una nuova fase di riforme per l’Italia”. Se questo basterà per convincere gli iscritti M5s dovremo attendere dopo le ore 18 di oggi per capirlo..