Giovanni Sebastiani, matematico del Cnr, ha fornito attraverso le colonne del quotidiano “Open” le sue previsioni circa i contagi Covid e la disponibilità delle dosi di vaccino. In particolare, l’esperto ha eseguito i suoi calcoli tenendo in considerazione i dati del bollettino Coronavirus quotidiano, arrivando a pronosticare che il picco dei casi di positività sarà raggiunto in Italia nel mese di agosto: “A livello regionale il Lazio ha già superato il proprio tetto massimo, mentre a brevissimo sarà la volta di Sicilia, Veneto e Sardegna”. Man mano, toccherà anche alle altre regioni, fra cui la Toscana e, un po’ più in là nel tempo, il Piemonte.
Tuttavia, Sebastiani consiglia di non abbassare la guardia: occorre evitare quanto accaduto in Olanda e Danimarca, dove il picco era stato ormai raggiunto, così come il calo dei numeri subito dopo. La discesa però ha improvvisamente frenato, con conseguente rischio di rialzo della curva. C’è anche una buona notizia, che coincide con la frenata degli ingressi nelle terapie intensive.
GIOVANNI SEBASTIANI, TRA CONTAGI COVID E VACCINI: “IN ITALIA MANCANO LE DOSI”
Il professor Sebastiani su “Open” ha altresì messo in luce una problematica che sta affliggendo l’Italia in queste settimane decisamente calde, non solo per via delle temperature tipicamente estive. Il sistema sanitario registra infatti una scarsa disponibilità di dosi, che, ad oggi, non consentirebbe alla struttura commissariale di Francesco Paolo Figliuolo di raggiungere l’obiettivo di un milione di iniezioni giornaliere.
L’intervistato ha chiarito che “non si riesce ad aumentare il numero di somministrazioni giornaliere, in particolare delle persone senza neanche una dose, per carenza di vaccini. Una realtà che viene registrata da ogni nostro report sull’andamento delle vaccinazioni. Il numero delle persone in attesa della seconda dose, a cui è stata quindi somministrata già la prima, è il doppio rispetto alle fiale disponibili. Certo, ci sono fronde di scetticismo, ma la prima questione da risolvere è quella della disponibilità dei vaccini, anche e soprattutto in vista della riapertura delle scuole a settembre”.