È stato arrestato l’ex calciatore 44enne Andrea Mussoni, accusato di aver picchiato la sua fidanzata in un locale in provincia di Rimini la notte del 14 aprile. L’uomo avrebbe preso a schiaffi la ex compagna davanti a tanta gente: quella stessa notte poi il locale è andato a fuoco, a causa di un incendio doloroso. Varie le accuse nei suoi confronti: si parla di atti persecutori, lesioni personali aggravate, violazione di domicilio e danneggiamento. Non solamente la violenza nel locale, infatti, ai danni della giovane, che il giorno prima sarebbe stata avvicinata vicino casa dall’uomo che avrebbe poi tagliato le gomme dell’auto di un amico della donna.



Ospite di Pomeriggio Cinque condotto da Marta Merlino, la ragazza ha raccontato: “La notte prima, tra sabato e domenica, io ero in giro tranquillamente con degli amici. Nel tornare a casa, apro la porta e me lo vedo in casa mia. Lì ha iniziato a picchiarmi, a minacciarmi che mi avrebbe uccisa. È andato via e durante quella notte ha continuato a mandarmi messaggi di minacce, dicendo che mi avrebbe raggiunta, che mi avrebbe picchiata, e di non farmi vedere a Verucchio, dove io poi sono stata la domenica mattina fino alla domenica sera al chiosco, continuando a minacciarmi”.



La ex fidanzata: “Mi ha dato uno schiaffo in testa”

La donna, come spiegato, domenica mattina si è recata a Verucchio, vicino Rimini, ed è rimasta lì tutto il pomeriggio fino all’aperitivo. L’ex calciatore Andrea Mussoni continuava a mandarle messaggi intimandole di andare via. Lei è rimasta e “durante l’aperitivo lui è passato a fianco a me e mi è arrivato uno schiaffone dietro la testa che hanno sentito da dentro il bar. Lui andava e tornava in bicicletta e ha minacciato di dare fuoco al chiosco, dicendo: “il chiosco domani non ci sarà più”. Martedì mi ha fatto gli auguri di buon compleanno scrivendomi che quello che ha fatto è perché mi ama e quando si ama una persona si fa così” ha raccontato la donna.



Dopo le tante minacce ricevute dall’ex fidanzato, la donna ha lasciato casa e smesso di uscire sola: “Io non ho più vissuto, non sono più a casa mia da una settimana per la mia sicurezza, ero sempre in giro con qualcuno e al lavoro non ero mai tranquilla. Non deve essere che devo sentirmi io in galera e lui libero per strada perché questo non è giusto” ha concluso nell’intervista a Pomeriggio Cinque.