Una storia assurda quella che arriva da Torino dove un uomo ha aggredito, picchiando, la moglie, la figlia e la madre per poi chiamare la polizia pretendendo di avere ragione. I fatti, stando a quanto reso noto da TorinoToday, si sarebbero consumati lo scorso giovedì 13 maggio. L’uomo, dopo gli schiaffi ed i pugni a scapito della moglie, avrebbe chiamato la polizia pretendendo l’arrivo di una volante sul posto ma una volta arrivati, anche gli agenti sarebbero stato sfidati e minacciati. Secondo le testimonianze raccolte sul posto, le violenze dell’uomo a scapito della moglie andavano avanti da circa 2 anni. Pare che a causa di alcune dipendenze l’uomo fosse diventato particolarmente violento non solo nei confronti della moglie ma anche della madre e della figlia. In diverse occasioni aveva aggredito violentemente tutte e tre le donne che convivevano con lui prendendo di mira in particolare la moglie che però non aveva mai denunciato sperando sempre che la situazione potesse migliorare.



Giovedì, l’ennesima aggressione violenta consumatasi nel quartiere Barriera Milano, al culmine della quale l’uomo avrebbe spaccato un grosso recipiente contenente del cibo per poi scagliarsi contro la moglie, colpendola con schiaffi e pugni. In quel caso l’intervento della figlia ha evitato che la situazione degenerasse ulteriormente.



PICCHIA MOGLIE E CHIAMA 112, È CONVINTO DI AVERE RAGIONE: ARRESTATO

Era convinto di aver ragione nonostante la violenza nei confronti della moglie e per questo l’aggressore ha contattato il 112 per chiedere l’invio di una pattuglia di polizia. Una volta giunti sul posto, gli agenti si sono ritrovati la casa del tutto messa a soqquadro mentre l’uomo aggrediva sotto i loro occhi nuovamente la consorte sfidando gli stessi a provare ad arrestarlo. I poliziotti, spiega TorinoToday, sono riusciti a prendere le difese della moglie mentre l’uomo continuava a distruggere alcuni oggetti presenti in casa per poi afferrare per l’uniforme gli agenti minacciandoli che se la sarebbero vista brutta anche loro. L’intervento della polizia si è concluso con il suo arresto per maltrattamenti in famiglia ed una denuncia per violenza e resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento. La moglie, in seguito all’ennesima aggressione è stata condotta in ospedale ma già dimessa con una prognosi di 10 giorni a causa di un trauma al volto ed all’avambraccio.

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