Picchiato in strada per avere difeso una coetanea vittima di violenza da parte del fidanzato. È accaduto a Milano. Il malcapitato, in una intervista a Storie Italiane, ha raccontato l’incubo vissuto. “Ho visto questa coppia che stava discutendo in mezzo ai passanti. Nessuno faceva nulla. La discussione era molto accesa, al punto che è diventata violenta. Lui le ha tirato un pugno”. A quel punto non è riuscito a rimanere a guardare e ha cercato di fermare l’aggressore. “Lui mi ha detto: ‘Cosa vuoi? Non mi devi rompere le pa*le. Io a lei posso fare quello che voglio’. È così che ho chiamato la Polizia”.



Un intervento che non è piaciuto alla ragazza. “Lei difendeva il fidanzato, diceva ‘Non è successo niente’. Aveva comunque ricevuto una bella botta, aveva il volto rosso. Io mentre stavo aspettando la volante, cercavo di parlarle per spiegarle le mie motivazioni. Non è corretto accettare certi atteggiamenti violenti, quelle azioni sbagliate. Lei purtroppo non capiva, continuava a difenderlo. Mi diceva ‘Non mi ha fatto niente, adesso va nei casini per colpa tua, perché hai chiamato la Polizia’. Era veramente tranquilla per dirlo, per lei quel comportamento aggressivo era normale”. Il peggio, tuttavia, è accaduto poco dopo.



Picchiato dopo aver difeso donna vittima di violenza in strada: il racconto

Dopo avere difeso la donna vittima di violenza da parte del fidanzato, infatti, il giovane è stato brutalmente picchiato. “Mentre stava per arrivare la volante, mi sono girato e in un secondo ho visto quattro persone insieme al fidanzato della ragazza che mi accerchiavano. Non ho avuto neanche il tempo di pensare a cosa fare che uno di loro mi ha dato un cazzotto in faccia. Io sono svenuto. Non ricordo più nulla da quel momento. Mi hanno raccontato che ho continuato a prendere calci e pugni in faccia mentre ero privo di sensi. Ho avuto un vuoto di memoria per diversi minuti. L’unico ricordo che ho è il fatto che fossero presenti tantissime persone nel bar, ma non ho avuto aiuto da nessuno. Tutti sono rimasti a guardare. È questo il danno principale a livello morale, oltre a quello fisico”, ha ammesso.



Il malcapitato ha riportato un trauma cranico, delle fratture al naso, alla mascella e ai denti e diverse contusioni. “Sono consapevole però che poteva andare molto peggio. Adesso preferisco restare anonimo perché ho paura di altre ripercussioni. Se dovesse ricapitare, però, mi comporterei allo stesso modo. Il fatto che quel ragazzo avesse la pretesa di dire che poteva compiere atti violenti sulla fidanzata è stato un colpo al cuore. Mi sono sentito in dovere di mettermi in mezzo e dire basta”.