Una storia choc di “ordinaria omofobia” quella raccontata oggi da Nik, un uomo di Bari ospite di Eleonora Daniele nello studio di Storie Italiane. Il giovane sarebbe stato preso a botte per via del suo orientamento sessuale e l’aggressione gli ha provocato oltre che vari ematomi anche una lussazione. “Quando ho perso i sensi sono caduto, ha continuato a picchiarmi violentemente prendendomi a calci, io non ero in me”, ha raccontato oggi in diretta a Storie Italiane. Successivamente è stato prontamente soccorso e portato al Policlinico di Bari dove “a freddo” gli è stato rimesso l’omero all’interno. In quella circostanza sono stati segnalati anche una frattura e problemi alle costole. L’aggressione, stando al suo racconto, si è consumata in seguito agli insulti. “Ero andato a trovare un’amica”, ha esordito, “mi viene incontro questa persona insultandomi, capisco che ero molto aggressivo, l’avevo visto 15 anni l’ultima volta. Dopo gli insulti sono rientrato in macchina, la mia amica mi ha richiamato per sapere perché non fossi ancora salito”. Come spiegato dall’uomo, si trattava ovviamente di insulti omofobi.



PICCHIATO PERCHÈ GAY: “MOGLIE LO INCITAVA”

“Erano insulti omofobi, cattiveria e violenza sotto gli occhi del figlio di 11 anni, se sono vivo è grazie al figlio che mi ha difeso”, ha aggiunto Nik a Eleonora Daniele. “Prima mi ha offeso e poi mi ha aggredito mentre uscivo dall’auto”, ha proseguito. L’aggressore gli avrebbe sferrato due pugni, colpendolo anche all’orecchio e facendogli perdere l’equilibrio, poi lo avrebbe preso ancora a pugni e calci in faccia. L’aggressione sarebbe andata avanti per 20 minuti. “La moglie lo incitava ad avere un atteggiamento aggressivo”, ha proseguito. “Li avevo conosciuti 15-20 anni fa senza più avere modo di relazionarmi con loro. Non c’è mai stato nulla”. L’aggressione con relativi insulti, a suo dire “era riferita soprattutto alla mia omosessualità, tutto è stato scaturito da una rabbia che forse ha dentro”. Ad intervenire in collegamento con la trasmissione, anche il giornalista Roberto Alessi: “Questo è stato un tentato omicidio. Entrambi dovrebbero essere in galera perchè sono pericolosi per il tuo ospite e per tutte le persone nella sua condizione”. Infine, Nik ha spiegato i suoi attuali sentimento: “rabbia c’è, sto facendo un lavoro su di me. Soffro tanto ma la vera forza me la stanno dando i miei genitori, dal primo momento con me, non mi hanno mai abbandonato anche quando non riuscivo a respirare e stare seduto. Adesso c’è rabbia e anche un po’ di tristezza nei confronti dell’aggressore che credo abbia delle cure da fare”.

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