“Sono stato benissimo nel lockdown – le prime parole di Pingitore a “C’è Tempo Per…” – spesso sto a casa, ho scritto un libro che nessuno pubblicherà, ho scritto anche una commedia “Se la panchina parlasse”, che ho dato ad un teatro. Improvvisamente ti veniva la voglia di uscire ma non potevi fare nulla”. Si parla ovviamente della nascita del Bagaglino, grande invenzione del mitico regista: “Perchè lo chiamammo Bagaglino? Conoscevo un grandissimo registra di teatro, Bragaglia, e quando morì in suo onore pensai al Bragaglino, poi però mi arrivò una diffida e quindi pensammo di chiamarlo Bagaglino. Iniziò tutto in una cantina in un’antica strada di malavita. Pensavamo sarebbero venute una decina di persone, invece ne mettemmo dentro 160, e dallo spettacolo uscirono Oreste Leonello, Gabriella Ferri e via via i più grandi”. Sul programma Biberon: “Lo inventammo nel 1987, feci questa proposta a Rai 1, rimasero sconcertati perchè era uno spettacolo di satira ma ce lo fecero fare. Andavamo verso mezzanotte e ci fu un grande pubblico, così ci passarono in seconda serata, poi in prima e infine il sabato sera, quando venne Andreotti facemmo 14 milioni di spettatori. Come scelsi questi grandi attori? Fortuna, caso. Di Lionello ebbi un’impressione pessima appena lo vidi, e invece era un fenomeno, aveva la memoria del doppiatore, imparava un pezzo in due ore”. Sull’incontro con Valeria Marini: “Quando la vidi per la prima volta, vidi il più bel viso che io abbia mai visto. Zeffirelli diceva che dopo la Loren e la Lollobrigida era rimasta solo Marini”. Ninni ha proseguito: “Io mi innamoro di tutte le donne, se io instaurassi solo un rapporto platonico non potrei starci. La prima dote di una donna per questo tipo di spettacolo è quello di piacere di essere dolce, aggressiva”. Quindi una nota polemica verso la tv di oggi: “Oggi fanno solo i soliti talk show dove litigano sempre allo stesso modo, oppure fanno i reality o i talent, dove non c’è talento, vanno persone in cerca di gloria, di soldi e che qualcuno parli di loro”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



PIER FRANCESCO PINGITORE: “LA SOUBRETTE? NON È SOLO TALENTO”

Pier Francesco Pingitore ospite di C’è tempo per, il programma televisivo italiano, spin-off di Unomattina Estate, condotto da Beppe Convertini e Anna Falchi su Raiuno. Il padron del Bagaglino è pronto a raccontarsi tra vita professionale e privata rivelando anche alcuni retroscena sulle showgirl che ha lanciato nel suo celebre show trasmesso dallo storico Salone Margherita di Roma. Come dimenticare, infatti, Pamela Prati e Valeria Marini, star indiscusse del Bagaglino che per decenni è stato uno dei programmi cult del piccolo schermo grazie anche all’intuizione di Pingitore che ha puntato proprio sulla bellezza femminile. Intervistato da Il Giornale (data 01 dicembre 2018), il regista parlando proprio del ruolo della soubrette all’interno del suo show ha precisato: “Come si fa, mi chiedete? E’ quello che, pur avendone trovate tante, ancora mi domando anch’io. La soubrette è un dono che ogni tanto arriva. Di cui però bisogna prendere tutto: talento, fascino, presa sul pubblico, ma anche capricci, bizze, pretese, che a volte non fanno proprio benedire il momento in cui quel “dono” è arrivato. Ma in genere, tra attivo e passivo, il saldo è sempre positivo. Almeno se ricordo bene…”.



Pier Francesco Pingitore: “talento? Mi sono sbagliato raramente”

Non solo il patron del Bagaglino, Pier Francesco Pingitore è anche un regista, drammaturgo, sceneggiatore e autore televisivo dal fiuto inconfondibili a cui si deve la scoperta di tantissimi talenti del mondo dello spettacolo. Parlando proprio di talento, Pingitore ha dichiarato al Giornale (data 01 dicembre 2018): “esaminando i provini si trovano tanti artisti, magari anche bravi. Poi un giorno invece s’incontra quello che fa accende una lampadina. Non è solo questione di talento, dal quale comunque non si può prescindere, ma di un qualcosa in più, che oggi si chiama “carisma”, ieri “magnetismo” o “fascino”, e domani chissà come si chiamerà, ma che solo taluni sprigionano. Si vede subito, in questa cernita mi sono sbagliato raramente, nella mia ormai lunghissima vicenda…”. Una cosa è certa Pingitore è uno di quelli che ci mette sempre la faccia, anche quando si tratta di parlare di politica come quando a ilprimatonazionale.it (12 febbraio 2019) ha detto: “in Italia si è automaticamente di destra, solo perché non ci si genuflette davanti al totem della sinistra. Noi siamo dei benemeriti. Se non mettiamo da parte le letture interessate della storia, questo Paese continuerà a rimanere intrappolato nel proprio retaggio”.

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