Pier Luigi Bersani si schiera al fianco di Conte e ne elogia l’operato da premier. Intervenuto a Stasera Italia, il volto di MDP – Articolo 1 si è espresso così sul caos nel Movimento 5 Stelle: «Quando un problema lo lasci marcire per anni, quando arriva il momento di affrontarlo è chiaro che la risposta è traumatica. Il problema è sempre stato come trasformare un movimento in un soggetto politico stabile. Questo non si è risolto. Questo problema sarà un tema dei prossimi anni o decenni, a meno di non pensare che i nuovi soggetti politici possano nascere per partenogenesi dei partiti che ci sono adesso o per scissioni. Nell’epoca di internet, stanno affrontando traumaticamente un problema che ci troveremo davanti parecchie volte».
Pier Luigi Bersani ha poi aggiunto: «Conte ha portato l’universo M5s, magari non tutto, verso una consapevolezza politica maggiore. Parliamo dei toni europei, di una scelta di campo, ha già fatto da traghettatore di un mondo che non evaporerà. Parliamo di una forza che ha il 15-16%. Devono chiedersi se ha ragione Conte o ha ragione Grillo, altrimenti è molto facile che le strade si dividano». L’ex segretario Pd è poi tornato sulla sua di scissione: «Io non potevo più mettere la faccia sulle politiche di Renzi, che infatti stanno andando a Destra, io sono venuto via e sto lavorando per cercare di ricomporre una sinistra di governo e per costruire un campo progressista a una Destra auspicabilmente liberale che non c’è».
PIER LUIGI BERSANI: “INGENEROSITÀ VERSO CONTE”
Spesso dedito a lodare Conte, Pier Luigi Bersani ha chiamato in causa anche Draghi: «La gente sa che c’è stata un’ingenerosità verso Conte. E’ possibile che il premier (Draghi, ndr) venga in Parlamento a discutere del Recovery senza dire la parola “Conte”, che ha trovato lui quei soldi? E’ il mio caso: nel 2006 ero ministro dell’Industria, dopo una settimana ho ringraziato Scajola e Gianni Letta. Esiste la continuità istituzionale, guardiamoci anche da fuori». Pier Luigi Bersani ha poi parlato del successo dell’ex premier: «Bastona il cane, bastone il cane, bastone il cane e la gente sta col cane. Alla terza volta che lo bastoni, la gente sta con lui. Metà del suo successo è questo: la gente ha espresso un consenso vero, non occasionale o fittizio. La gente ha apprezzato. Dite quel che volete, gli fate solo un piacere: la faziosità italica, che coinvolge anche l’establishment, ha dato spazio alla popolarità di Conte».