Tiene banco nel Centrosinistra la delicata situazione nel M5s, Pier Luigi Bersani si schiera dalla parte di Giuseppe Conte. Intervenuto a Agorà Estate, l’esponente di Articolo 1 – Mdp ha esordito così sulla tensione tra l’ex premier e Beppe Grillo: «Vorrei che avessero la consapevolezza che stanno affrontando un problema non solo loro. Nell’epoca di internet, passare da un movimento a un soggetto politico stabile è un problema serio e che riguarderà anche l’Italia del futuro».



Pier Luigi Bersani ha poi aggiunto: «Le prossime formazioni politiche non potranno nascere per partenogenesi dei partiti che ci sono, devono caricarsi di questo problema che comporta anche degli strappi dolorosi e dei cambiamenti difficili, ma non ragionino solo guardando la punta delle scarpe: pensino al futuro della politica italiana, hanno tra le mani un esperimento difficilissimo ma che allude a qualcosa che in futuro avremo nei sistemi politici».



PIER LUIGI BERSANI: “CONTE NON É BERLUSCONI”

Il passo indietro di Conte secondo Pier Luigi Bersani «metterebbe in libertà una logica di Movimento, un ritorno. Purtroppo questo non credo che sia la cosa più utile per il Paese: la cosa più utile sarebbe riuscire in quell’esperimento», un politico come l’ex premier non può essere perso: «Io credo che una figura come Conte non possa essere dispersa. Vedo dei paragoni troppo facili, ma Conte non ha in testa un partito personale, ma un partito con i suoi organismi, che abbia una democrazia interna, con logiche di rappresentanza interna. Che l’operazione sia difficile, perché si tende a personalizzare troppo, è chiaro. Ma Conte non è Berlusconi, ma non è nemmeno Salvini». Pier Luigi Bersani ha poi confermato che il dialogo con Conte sarebbe positivo: «Io sono uno di Sinistra, Conte ha un’ispirazione sul piano sociale, economico e fiscale un po’ diversa dalla mia, ma saremmo compatibili abbastanza facilmente».

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