Piera, la nipote del Premio Nobel Rita Levi Montalcini: “Ecco chi era zia”

Piera Levi-Montalcini è uno degli ospiti di Serena Bortone nella nuova puntata di Oggi è un altro giorno. Il cognome non mente perché Piera è la nipote di Rita Levi-Montalcini ed è di lei che racconta: “Lei era la zia d’America per noi. Quella che quando eravamo piccoli ci portava enormi pacchi di regali americani, perché lei era andata in America nel ’47.”



Piera Levi-Montalcini racconta come la famiglia abbia sempre saputo che Rita avrebbe vinto il Nobel: “Dopo aver letto della sua scoperta ce lo aspettavamo che lo avrebbe vinto”. Svela poi anche qualche retroscena più frivolo della studiosa: “Era una donna che teneva tanto alla pettinatura e sui vestiti aveva una capacità di abbinamento dei colori, degli accessori… Ogni tanto facevamo shopping insieme.” (Aggiornamento di Anna Montesano)



Chi è Piera, la nipote del Premio Nobel Rita Levi Montalcini

Piera Levi Montalcini è la nipote del Premio Nobel Rita Levi Montalcini. La donna, ingegnere, è figlia di Gino Levi-Montalcini e nipote di Paola e Rita Levi-Montalcini. Inoltre da alcuni anni è la Presidente dell’Associazione Levi-Montalcini. Piera Levi Montalcini è l’erede di Rita a persona che ne conserva il patrimonio ideale e simbolico, la capofila di quella rete di scuole e istituti che nel nome della zia sviluppa un programma di educazione per i giovani e la ricerca. Parlando della sua famiglia, Piera Levi Montalcini aveva rivelato che i genitori si erano conosciuti a Torino durante un bombardamento: “Sono nata a Torino il 30 novembre 1946. I miei genitori si erano conosciuti durante il primo bombardamento. Abitavano nello stesso palazzo, in corso Re Umberto. Mio padre al numero 12 e aveva lo studio al 10, dove abitava la mamma. Si incrociavano per le scale, ma non si erano mai presentati. Mio padre pensava che lei fosse la moglie di qualcuno del palazzo”.

Piera Levi è nata a Torino nel 1946. La donna decise di iscriversi ad Ingegneria per un motivo semplice che lei stessa ha raccontato: “Mi sono iscritta a ingegneria, perché pensavo di non avere abbastanza fantasia per fare architettura. Non so disegnare, se non il disegno tecnico. Ho considerato anche biologia ma ho rinunciato dopo aver visitato i laboratori di zia Rita a Roma, al Cnr”.

Piera Levi Montalcini e il curioso aneddoto sulla zia Rita Levi Montalcini

Di professione ingegnere ed imprenditrice, Piera Levi Montalcini ha rinunciato agli studi di medicina per pietà di un gallo. “Lo usavano per le ricerche in laboratorio e mandava degli urli strazianti. Mi ha traumatizzato”, aveva raccontato. Come ha vissuto Piera il paragone con la zia Rita Levi Montalcini? Lei stessa ha raccontato: “Non sono gelosa di zia Rita, perché sono diversa da lei”, afferma. “Io ho fatto le cose che piacevano a me e lei ha fatto le cose che piacevano a lei”. Si dedica con passione all’incontro con i bambini nelle scuole, per trasmettere loro un po’ di quella curiosità di cui lei è tanto ghiotta. Si dedica poi con altrettanta passione alla valorizzazione del ricordo della sua amata famiglia, di cui zia Rita è l’assoluta protagonista.

Lo scopo di Piera è semplice. “Non voglio lasciare morire un esempio”, ha detto. Piera Levi Montalcini ha numerosi ricordi con la zia Rita e svela un retroscena sulla premiazione del Nobel a Stoccolma: “A Stoccolma accadde una cosa davvero strabiliante. Io e la zia fummo invitate a partecipare ad una cena con gli studenti del Karolinska Institute e ci ritrovammo presto sedute attorno a dei tavoli rotondi molto grandi insieme a tutti gli altri commensali. Ogni volta che ci arrivava il piatto però, si alzava qualcuno e si metteva subito a parlare. Noi lo guardavamo in silenzio e aspettavamo che finisse il suo discorso, così da poter mangiare finalmente ciò che avevamo davanti. Ad un tratto qualcuno si alzò e disse: “Ora balliamo!”. In un attimo partì la musica e zia Rita venne issata sul tavolo. Fu così che scoprii per la prima volta la sua passione per il ballo”.