Piera Degli Esposti è deceduta in queste ore a seguito di complicazioni polmonari, con le quali ha purtroppo dovuto convivere sin dalla sua giovinezza, quando aveva subito la rimozione delle pleure. Eppure, nonostante questo, l’attrice nel 2014 raccontò a Vanity Fair che ogni giorno era solita alzarsi con una canzone in testa, abitudine che l’ha aiutata molto non soltanto a far passare le ore quando da ragazzina lavorava in sartoria a Bologna, ma anche “quando stavo in sanatorio. Certo, in me c’è anche un essere impressionabile, una donna paurosa”.

L’intervento ai polmoni subìto per lei è stato doloroso anche e soprattutto a livello psicologico: “Io volevo essere un’atleta, ho la fissa del nuoto, alle Olimpiadi mi affascinano quelli che spiccano i salti e l’asta sta lì in bilico: mi interessa la forza di volontà di quel momento, ho una passione per il corpo che ha questa gran energia e concentrazione. Infatti non mi piaceva fare cinema perché, nonostante abbia iniziato con i Taviani, Pasolini, Zampa, lo giudicavo troppo centimetrale, mi sentivo stretta nell’inquadratura”. (aggiornamento di Alessandro Nidi)

PIERA DEGLI ESPOSTI ERA SENZA PLEURE DAL 1977

Era malata da tempo Piera Degli Esposti, morta oggi a Roma. L’attrice era ricoverata dal 1° giugno all’ospedale Santo Spirito della Capitale. Si parla di complicazioni polmonari per spiegare com’è morta. E il pensiero vola subito all’intervista rilasciata nel 2014 a Vanity Fair, in cui parlò della sua malattia. «Ho avuto tanti problemi ai polmoni e nel 1977 mi hanno tolto le pleure: per un’attrice recitare senza pleure è come per un corridore avere problemi alle gambe». Non è chiaro ovviamente se vi sia un legame con questi problemi, ma è evidente che hanno segnato la vita di Piera Degli Esposti. In un’altra intervista, questa al Messaggero nel 2017, parlò del 1977 come di «un anno da tregenda per la malattia ai polmoni», che definì «molto seria», ma che aveva «superato a prezzo di un calvario e alla flebilità della mia voce».

Fu un anno di sosta forzata e «per diktat medico, dovuto al rischio di una crisi polmonare, non potevo prendere l’aereo». Alma Daddario Lorin sul Messaggero di Sant’Antonio parla anche di incontri traumatici con gli ospedali, cominciati sin da quando Piera Degli Esposti era bambina.

PIERA DEGLI ESPOSTI E LA MALATTIA SIN DA BAMBINA

Da bambina, infatti, Piera Degli Esposti ebbe il primo pneumotorace. «I polmoni sono sempre stati il suo lato debole e ha sempre sofferto di gravi problemi respiratori: un fattore invalidante fisicamente e psicologicamente per una che dovrebbe usare la voce per mestiere». Nonostante ciò, nonostante nove interventi di questo tipo e uno ai polmoni, è riuscita a realizzare il sogno di diventare attrice. «Da bambina, quando per la prima volta ho sentito quel dolore ai polmoni così lancinante, ho avuto paura. Ero spaventata, credevo di morire. Non avevo più voglia di giocare, mi chiudevo in me stessa nell’attesa di un nuovo attacco», raccontò anni fa. C’era la nonna ad aiutarla, così come medici e infermieri, che diventarono la sua famiglia. «Questo è andato avanti per anni, fino a che tutto si è risolto con un’operazione definitiva, in età adulta. E malgrado l’incubo degli attacchi della malattia, non ho mai voluto smettere di studiare e recitare».

Piera Degli Esposti ce l’ha fatta grazie alla sua forza, alimentata anche dalla fede. «La salute del corpo è importante. Ma conta di più la salute dell’anima, perché quando l’anima è forte, una persona anche menomata da una malattia, riesce a realizzare i propri sogni», diceva l’attrice.