«Stiamo preparando tutto quello che è necessario». Così Piera Maggio conferma a “Ore 14” la notizia della diffida sporta contro la trasmissione “Quarto Grado” di Rete 4. «In tutto ci deve essere un equilibrio, quando questo si rompe non va bene. Quando una vittima di reato deve essere attaccata in malo modo, come si è visto più volte in questi giorni… C’è un limite a tutto. Ben venga tutto quello che si può fare a favore di Denise, ma quando si viene attaccati in questo modo, denigrandomi e cercando di farmi passare per una persona che non sono non va bene. Questo non è giornalismo». La mamma di Denise Pipitone ha affidato il suo duro sfogo ai microfoni del programma di Milo Infante, su Rai2. «Una volta è stato detto che Denise è figlia del peccato, altre volte sono state dette cose molto pesanti sulla mia persona. Ma chi sono queste persone? Che sanno della mia vita? Perché mi giudicano e provano a farmi giudicare dagli altri? A che titolo parlano? L’interesse principale è Denise o attaccarci durante le trasmissioni?», ha proseguito Piera Maggio.
La mamma di Denise Pipitone ha lanciato anche una frecciatina: «Quello che è stato detto in tv, durante la trasmissione, più volte. Si può rifiutare di andare in una trasmissione e il mio avvocato può avere un dibattito con qualcuno di loro, ma questo non vuol dire che bisogna avere il dente avvelenato. Non trovo altra spiegazione». Quel che chiede è comprensione per i suoi 17 anni di dolore. «Non si può giustificare la violenza attraverso le tv. Quello è stato fatto, poi si arrampicano sugli specchi. Ci sono le registrazioni, non possiamo dire una cosa per un’altra. Purtroppo, sono stata costretta a fare quest’azione». Piera Maggio ha fatto appello anche al presidente dell’Ordine dei giornalisti, «per la mancanza di rispetto verso una vittima. Mi chiedo perché un’opinionista, un giornalista deve accanirsi contro una vittima di reato? Non riesco più a differenziare le parti. Il presidente dell’Ordine dei giornalisti non può fare qualcosa?».
Piera Maggio ha poi attaccato Gianluigi Nuzzi, conduttore di “Quarto Grado”, pur senza nominarlo in maniera esplicita. «C’è qualcuno che conduce una trasmissione che dovrebbe stare attento ai suoi ospiti, anziché starci dietro o essere partecipe di tutto ciò. Vi dovete vergognare voi che ancora continuate a dire cose non vere, non sapete nulla, dei nostri sentimenti e del nostro passato. Io non ho mai parlato della mia vita privata in tv. Forse lo farò, ma nelle sedi opportune». (agg. di Silvana Palazzo)
PIERA MAGGIO DIFFIDA QUARTO GRADO
Piera Maggio diffida Quarto Grado. Lo ha annunciato lei stessa tramite i suoi profili social, spiegando il motivo per il quale ha preso questa decisione contro la trasmissione condotta da Gianluigi Nuzzi. La mamma di Denise Pipitone, la bambina scomparsa da Mazara del Vallo 17 anni fa, non vuole che il programma tratti più il caso della figlia, né deve «a citare il mio nome o quello di mia figlia a causa delle continue, reiterate frasi offensive nei miei confronti affermate con veemenza inopportuna, senza contegno, da parte di Carmelo Abbate e senza nessuna presa di distanza da parte di Nuzzi». Così per Piera Maggio sarebbe stato dimostrato «un plateale atteggiamento di parte e non certamente garantista». Quindi, si riserva di querelare il programma e i suoi autori «che consentono questo scempio delle vittime di un reato». Tutto è cominciato venerdì scorso con un post di Piera Maggio che aveva espresso indignazione e pubblicato il contenuto di un messaggio WhatsApp inviato al conduttore Gianluigi Nuzzi.
LO SCONTRO TRA PIERA MAGGIO E CARMELO ABBATE
Nel mirino le dichiarazioni di Carmelo Abbate, ospite di Quarto Grado. Questi è da sempre sostenitore dell’innocenza di Jessica Pulizzi e Anna Corona. In puntata aveva una volta ancora difeso la figlia di Pietro Pulizzi. «Ma secondo voi una ragazzina di 13 anni, nei confronti della donna che viene indicata per avergli rubato il padre, cosa può provare?», aveva detto ad esempio Carmelo Abbate. «Ma come vi sentite a far denigrare una madre a cui le è stata rapita una bambina, cercando di giustificare la violenza», aveva attaccato Piera Maggio. Per poi alzare ulteriormente i toni: «Tutto questo è di uno squallore vergognoso. Non sapete nulla realmente della mia vita e mi fate passare per una donna frivola, leggera e senza sentimenti. Vergogna no?». Non si era fatta attendere la replica di Carmelo Abbate, sempre via social: «Mi sfugge il passaggio dove avrei definito “frivola” la signora Piera Maggio mi sfugge dove avrei “denigrato”, “giudicato” o pronunciato qualsiasi tipo di offesa all’indirizzo della signora Piera Maggio. Ho riportato quanto scritto in sentenza». Oggi l’annuncio della diffida da parte della mamma di Denise Pipitone.