Piera Maggio, madre di Denise Pipitone, doppiamente vittima nel caso della scomparsa della figlia le cui tracce si sono perse a Mazara del Vallo (Trapani) il 1° settembre 2004. La donna, da sempre in prima linea nella battaglia per ritrovarla e restituirle giustizia e verità, sarebbe stata bersaglio di gravissime accuse infondate. Dal coinvolgimento in un giro di pornografia alla presunta rete di occultismo, passando per lo spettro dello spaccio di droga di cui, secondo alcuni, sarebbe stata protagonista finendo per essere “punita” con il rapimento della figlia Denise Pipitone per chissà quale sgarro negli ambienti della criminalità.
Le parole choc dell‘ex pm Alberto Di Pisa, che coordinò le indagini sulla bambina di Mazara, accendono un faro sul tessuto di cattiverie e fango gettati addosso alla mamma nel tentativo di “depistare”, come ha sottolineato l’avvocato di Piera Maggio, Giacomo Frazzitta. Lo stesso legale che, sentendo le dichiarazioni di Di Pisa trasmesse poche ore fa dalla trasmissione di Milo Infante, Ore 14, si è detto “sconvolto”. A stretto giro la replica di Piera Maggio, costretta a subire maldicenze nel durissimo faccia a faccia con un dolore indelebile e nel percorso di ricerca che, ancora oggi, la vede proseguire il cammino con coraggio e senza sosta insieme al marito e padre di Denise, Pietro Pulizzi. E dal passato tornerebbe in testa la pista rom.
Piera Maggio “spacciava droga”: le parole choc dell’ex pm Di Pisa
“Spacciava droga“. Questo uno dei passaggi sconvolgenti delle dichiarazioni dell’ex pm Alberto Di Pisa, oggi deceduto, in merito alla posizione di Piera Maggio. Un passaggio choc che fa parte di una serie di dichiarazioni che furono rilasciate davanti alle telecamere dall’ex magistrato dell’inchiesta su Denise Pipitone, riportate poche ore fa dal programma Ore 14 e fonte di grande dolore per la mamma della bimba scomparsa a Mazara del Vallo ormai 18 anni fa. Di seguito le parole dell’ex magistrato che hanno scioccato l’avvocato di Piera Maggio, Giacomo Frazzitta, e la stessa mamma di Denise Pipitone: “Mi risulta che spacciava droga, la Maggio, un soggetto… ora si è raffinata, va a Chi l’ha visto? tutta truccata, capelli… Il soggetto è quello che è“. Secondo Di Pisa, agli inquirenti questo dato “risultava” da accertamenti di polizia: “Non era un soggetto proprio limpido, diciamo“. Di Pisa avrebbe parlato in questi termini sulla base di dossier forse “costruiti ad arte” e finalizzati e depistare le indagini gettando fango sulla madre, ma non c’è alcun rapporto di polizia su tutto questo e soprattutto Piera Maggio, come emerso, non ha mai avuto a che fare con nessuno dei terribili scenari rimbalzati di bocca in bocca a margine della scomparsa di sua figlia.
“Sono sconvolto – ha commentato subito Frazzitta –. Mi dispiace che oggi quest’uomo non possa essere sentito dalla Procura di Marsala perché sappiamo che vi è un processo analogo nei confronti dell’ex pm Maria Angioni e che avrebbe detto cose simili. Evidentemente sto assistendo a qualcosa di incredibile e allucinante. Un procuratore non è un ispettore di polizia, è persona con ruolo di vertice che ha fatto degli studi e ha un ruolo di responsabilità. Quando ti arriva la velina senza una indagine mai avviata, senza una sentenza di primo grado, devi prenderla e strapparla perché è una contumelia”. Piera Maggio non ha alcun precedente di polizia, non c’è nulla a suo carico. Lo ha ribadito, visibilmente scosso, il legale Frazzitta. L’ipotesi è che qualcuno abbia portato all’attenzione di Di Pisa informazioni false poi confluite in un dossier di fatto “sparito”, ha concluso Milo Infante. Tutto, nella peggiore delle ipotesi, volto a tessere le trame di un depistaggio che avrebbe allontanato il fuoco investigativo dalla pista giusta, consegnando il caso della piccola Denise Pipitone alla cornice di un mistero lungo decenni.
Piera Maggio replica al fango
Intervenuto ai microfoni di Milo Infante per Ore 14, l’avvocato di Piera Maggio ha parlato di quanto dichiarato da Di Pisa come evidente frutto di un “depistaggio gravissimo“: “Siamo davanti a qualcosa – ha precisato Frazzitta – che fa spostare il focus dell’indagine su un aspetto errato e che crea un pregiudizio sull’inquirente. Fatto di una gravità inaudita. Noi continuiamo a sudare per cercare questa verità, troviamo spesso un atteggiamento distaccato e forse è collegato a queste contumelie che sono venute fuori e che non hanno nessun fondamento“.
Piera Maggio, in collegamento telefonico con il conduttore, ha parlato di quanto accaduto ai suoi danni: “Si rimane basiti a sentire queste cose. Dovete immaginare cosa ho subito io dall’inizio fino ad adesso, con chi ho avuto a che fare, è un fatto gravissimo quello che ha detto l’ex procuratore Di Pisa. Noi stiamo vedendo una persona che ha svolto un ruolo importante sul nostro caso, ma che ha un pregiudizio abbastanza grave nei miei riguardi. Stiamo parlando di un uomo che accenna addirittura al fatto che andassi truccata e pettinata nelle trasmissioni. Questo è gravissimo, già mi fa vedere una mentalità abbastanza arcaica e veramente un po’ contorta perché non so cosa si aspettasse da una madre, se doveva vederla prostrata ai piedi di tutti“. Piera Maggio chiede con forza che escano fuori i dossier, se esistono, sul suo conto: “Chi sono questi poliziotti che sono andati dal procuratore, così zelanti – ha aggiunto Frazzitta –, che vengano fuori queste relazioni e questi rapporti su ‘precedenti di polizia’“.