A Storie Italiane la drammatica vicenda di Piera Napoli, la cantante palermitana neomelodica che è stata uccisa negli scorsi giorni dal marito in maniera brutale con 40 coltellate. Secondo quanto emerso, si tratterebbe di un delitto passionale, in quanto Salvatore Baglione, il suo assassino, l’avrebbe ammazzata perchè convinto che la moglie avesse l’amante dopo aver scoperto un messaggino sul telefono. “Un minuto sola Piera non la lasciava, mi sembrava possessivo – ha raccontato al programma di Rai Uno, il produttore musicale della vittima – io li ho visti ultimamente ma non ho visto nulla di strano, felici come sempre”.
“Lui l’accompagnava alle serate – ha proseguito – alle cene, agli spettacoli e alle feste di piazza. L’accompagnava perchè era geloso? Si diciamo di si, mi sembrava un po’ possessivo. Lei amava la musica e amava cantare. Io parlo di lei, ed ho i brividi, non so tutta questa furia verso sua moglie, ancora oggi mi domando perchè, come mai, è un mistero”.
OMICIDIO PIERA NAPOLI: OMICIDIO PREMEDITATO O RAPTUS?
In corso al momento i funerali di Piera Napoli, e stando alle ultime notizie emerse, per la Procura di Palermo si tratterebbe di un omicidio premeditato, quindi punibile con l’ergastolo se venisse confermato, mentre Salvatore, il marito, parla invece di raptus di follia, di impeto di rabbia. L’autopsia ha dipinto un quadro a dir poco scioccante, con ben 40 coltellate su volto, torace e altre parti del corpo, una furia portata a termine con un coltello da cucina davvero di grandi dimensioni, con una lama di circa 20 centimetri di lunghezza. Negli scorsi giorni, come raccontano anche in studio a Storie Italiane, erano emersi già dei segnali preoccupanti, che riletti ora fanno riflettere, a cominciare dalle parole che la stessa Piera Napoli avrebbe proferito alle persone a lei vicine: “Tanto mi ammazza, non ha paura di nulla”. Detto fatto: la giovane cantante palermitana è stata assassinata mentre il figlio di 14 anni dormiva, in casa.