Tazenda a tutto tondo nella lunga intervista rilasciata a Oggi è un altro giorno. Il celebre gruppo sardo si è raccontato senza filtri ai microfoni di Serena Bortone e non poteva mancare un accenno alla bellissima esperienza a Sanremo nel 1991 con “Spunta la luna dal monte” insieme a Pierangelo Bertoli: «E’ stata una bellissima esperienza, piccola, ma molto intensa: abbiamo coltivato un’amicizia durata fino alla fine».
L’esibizione dei Tazenda con Pierangelo Bertoli ha emozionato il pubblico di Sanremo, tanto da tornare sul palco per ricantare: «Siamo stati richiamati sul palco, fu una cosa inaspettata, un applauso lunghissimo che ancora detiene il record mondiale di Sanremo. Guardando le nostre facce, siamo attoniti, siamo delle statue di ghiaccio: fu una cosa difficile da raccontare, si può capire l’emozione guardando il video». (Aggiornamento di MB)
Pierangelo Bertoli ed i Tazenda a Sanremo 1991
Nel 1991 i Tazenda hanno partecipato al Festival di Sanremo insieme al cantautore Pierangelo Bertoli con la versione italiana della loro “Disamparados”. Bertoli cura la riscritta del brano e la intitola “Spunta la luna dal monte”. Il testo originale è la descrizione di un paesaggio della Sardegna in cui la luna sorge da dietro le montagne e in cui si vedono bambini poveri – “disamparados” – che giocano in un prato. Bertoli scrisse il testo in italiano in una sola notte, tra il 6 e il 7 gennaio 1991. L’esibizione della serata finale del Festival ottenne un’ovazione del pubblico del Teatro Ariston, con chiamata degli artisti sul palco. La canzone ha vinto la Targa Tenco e si è classificata al quinto posto. I Tazenda inserirono il brano nel disco “Murales”, mentre Bertoli la incise individualmente nell’album “Italia d’oro”.
Spunta la luna dal monte: la genesi della canzone
Gino Marielli, chitarrista dei Tazenda, ha scritto la musica del brano “Spunta la luna dal monte”. Intervistato dal sito sardo Tottus in pari, Marielli ha raccontato come è nata la collaborazione con Pierangelo Bertoli: “Avevo provinato una canzone in sardo logudorese ispirata un po’ ai Pogues, ma con un testo sociale. Poi Mario Ragni, direttore artistico della Ricordi, ci chiese di fare un esperimento con Bertoli. Metà in italiano e metà in sardo. All’inizio sembrava una sorta di Frankestein mal riuscito, ma dopo l’applauso di Sanremo nel ’91 capimmo che “Spunta la luna dal monte” era già una evergreen ed un nuovo paradigma per il nostro format futuro”. Nel 2013 Luca Bonaffini, collaboratore storico di Pierangelo Bertoli, ha pubblicato il libro “La notte in cui spuntò la luna dal monte”, nel quale racconta la genesi della canzone, scritta la notte tra il 6 e il 7 gennaio 1991. “La canzone è in dialetto sardo, un sardo talmente sardo da non capirci una parola“, ha scritto Bonaffini.