Pierangelo Bertoli: la carriera del cantautore

Pierangelo Bertoli è morto il 7 ottobre 2002, Nato a Sassuolo, in provincia di Modena, nel 1942 da una famiglia operativa. Da piccolo fu colpito da una grave forma di poliomielite che lo privò della funzionalità degli arti inferiori e lo costrinse a vivere su una sedia a rotelle. Era stata Caterina Caselli a lanciarlo: il suo primo album “Eppure soffia”, portava sul retro la presentazione discografica scritta da Francesco Guccini. Nel 1979 esce “A muso duro”, che da poi il titolo al suo quarto album, uno dei suoi brani più celebri: “Canterò le mie canzoni per la strada, ed affronterò la vita a muso duro, un guerriero senza patria e senza spada con un piede nel passato e lo sguardo dritto e aperto nel futuro”. Nel 1911 ha partecipato al Festival di Sanremo con “Disimparados (Spunta la luna dal monte)” con il gruppo sardo Tazenda.



Pierangelo Bertoli: la morte nel 2002

Pierangelo Bertoli è stato sposato con Bruna Pattacini, con cui ha avuto tre figli: Emiliano, Petra e Alberto. Affetto da un tumore ai polmoni, Bertoli è morto a 60 anni, il 7 ottobre 2022 per un attacco cardiaco legato alle cure. Lo scorso 31 ottobre si è tenuto Premio Pierangelo Bertoli, a 20 anni dalla morte e a 80 anni dalla nascita del grande cantautore di Sassuolo. Tra gli organizzatori anche il figlio Alberto: “Ho raccontato più di una volta di un suo amico che lavorava in Rai che una volta gli disse di non offendersi, ma in azienda non era ben visto perché con la sedia a rotelle intristiva il pubblico… In tv è stato trattato male. Mio padre non si è mai pianto addosso e non ha mai parlato della sua condizione fisica nelle sue canzoni, perché lui era un artista, poi aveva la poliomielite, ma era un artista innanzitutto”, ha detto a Repubblica.

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