La trasmissione Ore 14 si è occupata del caso di Pierantonio Secondi, l’anziano 82enne ucciso a Milano con una motosega da un giovane 35enne, Dorel Grec, con il quale in passato aveva avuto una breve relazione, prima di trasformarsi nel suo stalker. A parlare ai microfoni del programma di Rai2 è stata la sorella della vittima che ha lanciato un’accusa molto grave: “Non cercava soldi, glielo sto spiegando. Lui si era attaccato, c’era un’amicizia che questo Grec voleva trasformare, voleva una relazione perché malato… perché voleva una relazione ma mio fratello non voleva nessuna relazione e lo ha allontanato”.



La sorella dell’82enne ucciso ha aggiunto durante una intervista telefonica: “Quando ha cominciato a rifiutarlo, lei saprà che gli stalker non accettano il rifiuto, quando lo ha rifiutato ha capito che non era la persona che lui credeva e che non poteva avere un rapporto di amicizia con questa persona”. Il giornalista del programma ha sottolineato come lo scorso agosto ci fosse già stata una aggressione nei confronto di Pierantonio Secondi. Episodio, questo, confermato anche dalla sorella: “Abbiamo una denuncia per aggressione alla metropolitana di Porta Romana. Ha seguito mio fratello che abbiamo dovuto allontanarlo per mesi da casa”, ha raccontato la donna.



Pierantonio Secondi ucciso con motosega a Milano: parla la sorella

In merito alla precedente aggressione che Pierantonio Secondi avrebbe subito nei mesi scorsi, la sorella ha raccontato che l’uomo sarebbe stato seguito da casa sua fino alla metro: “Si era appostato e l’ha preso a calci per rubargli un telefono e avere il suo numero telefonico che mio fratello aveva cambiato per non avere più contatti perché questo disturbava tutto e tutti”. Dopo quella aggressione l’82enne sarebbe stato ricoverato in ospedale per due giorni con una prognosi di 21 giorni.

Lo stalker molestava anche la donna, come confermato a Ore 14: “Venivamo tutti disturbati dalle sue telefonate e dalle sue mail ed appostamenti. Ci sono state denunce su denunce che purtroppo come sempre succede in Italia non sono state sufficienti perché le misure cautelari di cui il mostro si è completamente fregato non hanno impedito quello che è successo”. La sorella è stata molto critica nei confronti dei mancati interventi contro l’uomo, nonostante le minacce continue anche ad un amico di vecchia data di Secondi. “Io sarei la prossima vittima se lo rilasciano dopodomani”, ha proseguito la donna. Oggi la famiglia chiede giustizia “a tutti i costi. Deve marcire in carcere per quello che ha fatto perché è il delitto di un mostro”.