Pierdante Piccioni: “Non ho perso la speranza di recuperare i miei ricordi“
Pierdante Piccioni ha rilasciato un’intervista al settimanale Chi in cui ha presentato il suo ultimo libro, un thriller intitolato Io ricordo tutto. Il medico che ha ispirato Doc Nelle tue mani ha raccontato la sua esperienza personale e la perdita dei ricordi che, proprio come il dottor Fanti interpretato da Luca Argentero nella serie, tentano di essere recuperati attraverso una specifica terapia. “Non ho ancora perso del tutto la speranza di recuperare i miei ricordi“, ha ammesso.
Ma in cosa consiste la cura che potrebbe aiutarlo a recuperare i ricordi? “Questa settimana inizio una nuova terapia di stimolazione transcranica, evoluzione di quella che abbiamo rappresentato nella prima puntata di Doc 3 attraverso un casco che manda impulsi elettrici. Si chiama TMS ed è una terapia reale. Com’è altrettanto vero l’essermi reso conto che noi medici abbiamo a disposizione più di una terapia non convenzionale, per esempio la scrittura: non ho più i ricordi, quindi mi invento un personaggio che ricorda tutto. La potenza della scrittura è la base di quest’ultimo romanzo“.
Pierdante Piccioni annuncia il remake americano di Doc Nelle tue mani
Pierdante Piccioni, nel corso dell’intervista, ha rivelato come la sua storia personale sia ormai conosciuta in tutto il mondo. Al punto che Doc nelle tue mani sbarcherà anche in America: “Ora ci sarà il remake statunitense di Doc: la 20th Century Fox usa il mio format, ma il protagonista sarà una donna, Molly Parker. La mia storia, e quindi la storia della mia famiglia, è stata acquistata in più di cento Paesi del mondo. È chiaro che rimane un po’ colpita. Anche lì occorre equilibrio“.
Infine, il medico lancia un messaggio importante: “A volte è importante dimenticare, parola di amnesico, perché ci sono cose che devi dimenticare per stare meglio. Che c’è sempre una domanda: è etico spingerci sempre più in là e fino a che punto? Penso all’uso dell’intelligenza artificiale. Non sono spaventato da lei, ma terrorizzato dall’ignoranza naturale. Stiamo usando sempre meno la memoria e tutti i nostri sensi servono a formare, creare il nostro cervello. Bisogna fare attenzione ai surrogati“.