Che non tutti i mali vengano per nuocere lo conferma la storia di Pierdante Piccioni, il medico dalla cui storia è stata tratta la trama di Doc Nelle tue mani in onda ogni giovedì in prima serata su Rai1. A seguito del suo incidente, Piccioni ha scoperto di avere una marcia in più per quanto riguarda la memorizzazione di nozioni a breve termine: “Mi bastava leggere un testo per ricordarlo meglio e più a lungo di quanto avessi mai fatto prima”, spiega. “Questo mi ha incoraggiato a studiare forsennatamente per riacquisire le conoscenze mediche acquisite nei dodici anni perduti. Si dice che la natura aborre il vuoto, e nel mio caso era come se il vuoto del passato volesse essere riempito: sia dallo studio che dal pensiero del futuro. Mi sono scoperto molto più capace di pianificare e fare progetti rispetto a una volta. E poi il futuro è il luogo della speranza, e chissà che un giorno i miei dodici anni di ricordi tornino a farmi visita con tutti i loro colori e sapori, grazie ai progressi sulle staminali”. (agg. di Rossella Pastore)
Le ricerche di Pierdante Piccioni
Pierdante Piccioni ha raccontato la sua esperienza con l’amnesia in un’intervista del 2016 a Repubblica, dove ha illustrato nel dettaglio la sua ricerca al contempo scientifica, filosofica e anche un po’ letteraria. “Proustiana”, anzi: “Alla ricerca del mio tempo perduto, feci anche cose all’apparenza insensate, come andare ogni mattina davanti alla vecchia scuola dei miei figli, con la speranza non certo di rivederli bambini, cosa ormai impossibile, ma di risvegliare tutto ciò che era stato inghiottito dal buco nero della memoria”, racconta. “Era una specie di omaggio al concetto di anamnesi di Platone, secondo il quale percepire ciò che abbiamo intorno, anche le cose nuove, non è altro che ricordare, ridestare quanto già abbiamo nella nostra anima. Un principio filosofico e poetico, non certo scientifico, ma in quel momento era tutto ciò che avevo per consolarmi”. (agg. di Rossella Pastore)
La spiegazione dietro al fenomeno
Come più volte ribadito da Luca Argentero e dagli altri membri del cast e della produzione nel corso delle interviste, la trama di Doc Nelle tue mani è tratta da una storia vera. La storia, cioè, di Pierdante Piccioni, medico ancor oggi attivo nella provincia di Lodi e precisamente a Codogno, dove è stato impegnato in questo periodo nel pieno dell’emergenza coronavirus. Noto ai più come il “Dottor Amnesia”, Piccioni ricorda in maniera vivida tutta la sua vita fino al 25 ottobre 2001; dopo quella data, invece, il vuoto. La ragione di questo buco nero è spiegata dalla legge di Ribot: i ricordi recenti sono andati perduti perché le connessioni neuronali che li rappresentano non sono ancora consolidati come quelli più vecchi, forti di anni di rievocazioni. Sono infatti le rivisitazioni a rafforzare la memoria, mentre invece i ricordi degli ultimi mesi e anni svaniscono con grande facilità. (agg. di Rossella Pastore)
Le parole di Pierdante Piccioni
Pierdante Piccioni, l’ex primario di pronto soccorso di Lodi che ha ispirato la fiction Doc – Nelle tue mani ha trovato il proprio riscatto nella serie tv che appassiona milioni di telespettatori. “Tutto questo crescente successo è molto appagante: niente male per chi, come me, dopo l’incidente, doveva fare l’invalido, era considerato finito. E’ un riscatto assoluto. Il mio confessore, don Franco, mi dice che questa è giustizia, io gli rispondo, in modo ironico, che è vendetta; alla fine, comunque, mi assolve!”, ha raccontato Pierdante Piccioni nelle dichiarazioni riportate da Il Giorno. Una fiction molto attesa non solo dal pubblico, ma anche da Pierdante Piccioni che è pronto a rivivere la sua storia (aggiornamento di Stella Dibenedetto).
Pierdante Piccioni, la vera storia di Doc: “Non bisogna aver paura”
Pierdante Piccioni, ai microfoni della Rai, racconta le emozioni provate quando ha saputo che la Rai e la Lux Vide stavano creando una fiction sulla sua storia. Dopo aver letto la sceneggiatura ha provato un mix di emozioni e paura, ma poi ha capito di dover raccontare la sua storia complessa per esortare gli altri a non aver paura di fidarsi degli altri. “Vivere è non aver paura di fidarsi degli altri. Perché è esattamente questo che è successo al Doc, come mi chiamano tutti. Aver vissuto un’esperienza drammatica che mi ha cambiato la vita come uomo, come amico, come padre, come marito, ma soprattutto come medico”, sono le parole di Pierdante Piccioni. Una storia intensa, difficile, emozionante che ha conquistato il pubblico di Raiuno sin dalla prima puntata della fiction dedicata alla storia del dottore e dell’uomo Piccioni (aggiornamento di Stella Dibenedetto).
Pierdante Piccioni, chi è? La vera storia del dottore di Doc Nelle tue mani
Pierdante Piccioni è colui che ha firmato il libro da cui è stata tratta la serie Doc Nelle tue mani in onda su Rai1 a partire da questa sera con i restanti episodi della prima, e molto probabilmente, non unica, stagione. Ma Piccioni non è uno sceneggiatore e nemmeno uno scrittore, bensì il dottore che ha ispirato il personaggio di Andrea Fanti, colui che si è visto strappare 12 anni di vita, e di memoria, da un terribile incidente, un buco con il quale ha dovuto fare i conti senza mai dimenticare l’amore per la medicina. Pierdante Piccioni era primario al Pronto Soccorso di Lodi prima e di Codogno poi, ma nel 2013 un terribile incidente stradale lo ha ridotto in coma.
Dall’incidente all’emergenza Coronavirus a Codogno
Al suo risveglio, Pierdante Piccioni credeva ancora di essere nell’ottobre del 2001 con tutto quello che questo significa in termini affettivi (credeva che la mamma fosse ancora viva e che i suoi bambini fossero piccoli) sia in termini di vita reale (ha dovuto fare i conti con la rivoluzione tecnologica), e la medica?
Quello è rimasto il suo punto focale tant’è che decide di dover studiare i 12 anni dimenticati per tornare in prima linea e, due anni dopo, a capo del Pronto Soccorso di Codogno e, in piena Pandemia, è stato scelto dal Ministero della Salute per sedere al tavolo e lavorare alle linee guida nazionali legate al triage. Tutto questo gli ha permesso di capire e sentire quello che riguarda i pazienti dall’altra parte della barricata e renderlo un dottore migliore, quello che vediamo protagonista a Doc Nelle tue Mani e che il pubblico sta amando.