Il professor Pierdante Piccioni, nell’intervista rilasciata a Tvzap, ha raccontato cosa ha significato per lui risvegliarsi dal come e non ricordare più 12 anni della sua vita, caratterizzati anche da morti importanti. “Io sono stato in coma poco più di un’ora e ho perso tutti questi anni, c’è chi è stato 6 mesi e ha perso una settimana. – ha ammesso il dottore protagonista della fiction Doc nelle tue mani – Certo all’inizio pensare di avere dei figli piccoli e ritrovarmeli adulti, una moglie con le rughe, ritrovarsi con l’euro quando contavo ancora in lire. Una madre morta, non ricordavo di essere andato al suo funerale”, ha aggiunto. “Non sapevo più chi ero”, ha poi ribadito. (Aggiornamento di Anna Montesano)



“Ero diventato Dottor Amnesia”

Non tutti sanno che la storia di Pierdante Piccioni oltre ad essere diventata una fiction per Rai1 – Doc nelle tue mani – è anche scritta in una serie di libri. Dal sodalizio di Piccioni con il giornalista e scrittore Pierangelo Sapegno sono nati infatti “Meno dodici”, “Pronto soccorso” e “Colpevole di amnesia”, libri che esplorano da diverse prospettive il viaggio interiore che “Dottor Amnesia”, come qualcuno lo ha appellato,  ha dovuto condurre per ritrovare se stesso e la sua storia nella memoria e, dunque, nei suoi ricordi. Attraverso queste pagine è possibile vivere il viaggio di Piccioni che, passo dopo passo, pezzo dopo pezzo, riesce a riappropriarsi della sua identità, non senza sforzi e gravi difficoltà. Una storia che è dunque possibile rivivere su più fronti. (Aggiornamento di Anna Montesano)

Pierdante Piccioni: “Dopo l’incidente ho scelto di non…”

La storia di Pierdante Piccioni, il dottore che ha ispirato la storia della fiction di Rai1 “Doc nelle tue mani” sta interessando molti telespettatori. Mentre le puntate continuano a registrare un boom di ascolti, Piccioni ha rilasciato più interviste nelle quali ha raccontato la sua storia. La decisione di tornare in campo nonostante la perdita della memoria dopo l’incidente è arrivata in modo spontaneo, come lui stesso svela a Tv Sorrisi e Canzoni: “Invece di andare in pensione per invalidità, ho chiesto e ottenuto di poter fare i test per tornare a fare il medico e li ho superati. – ha raccontato Piccioni, per poi spiegare – Non mi importava essere il primario. Volevo stare in corsia con i mie pazienti”. E infatti è riuscito nel suo intento. (Aggiornamento di Anna Montesano)

Pierdante Piccioni, continua il racconto della sua storia su Rai1

Pierdante Piccioni è il dottore che ha ispirato “Doc Nelle tue mani“, la fiction campione d’ascolti con protagonista Luca Argentero. Le prime puntate della serie, in onda il giovedì in prima serata su Raiuno, ha registrato un vero e proprio record di ascolti: 8 milioni di telespettatori, un risultato davvero straordinaria se consideriamo che è una serie incentrata in ambito medico-sanitario in un momento storico mai così complicato e difficile per il pubblico italiano per via della diffusione del Coronavirus. In tempi di emergenza sanitaria mondiale, il pubblico italiano ha apprezzato la serie ispirata alla storia del dottore Pierdante Piccioni raccontata nel libro “Meno dodici” in cui ha raccontato la sua storia personale. Piccioni, infatti, è stato il primario del Pronto soccorso dell’ospedale di Codogno fino al 31 maggio del 2013. Poi improvvisamente la sua vita viene stravolta da un terribile incidente stradale; finisce in coma per 9 lunghi anni e si risveglia il 25 ottobre del 2001, giorno del compleanno del figlio Tommaso. Piccioni ha letteralmente dimenticato nove anni della sua vita. Un trauma che il dottore ha voluto raccontare e condividere nel libro autobiografico “Meno dodici” in cui ha parlato del lungo periodo di riabilitazione, le cure e la tenacia che non ha mai perso e che gli hanno permesso di vincere la sua battaglia. Piccioni oggi ha recuperato la sua vita, è tornato a fare il medico. Una storia che non poteva non essere raccontata e che ha trovato spazio nella serie “Doc nelle tue mani” anche se il protagonista si chiama Andrea Fanti interpretato da Luca Argentero.

Pierdante Piccioni: “sono la spia dei pazienti all’interno del mondo medico”

Dodici anni di vuoto che Pierdante Piccioni, il medico che ha ispirato la serie “Doc – Nelle tue mani” ha cercato di recuperare tornando a lavorare in ospedale. Intervistato dal settimanale Tv Sorrisi e Canzoni, il dottore ha raccontato come è riuscito a tornare in corsia : “non ho preso una seconda laurea, anche perché sarebbe illegittimo. Il mio ospedale, visti i danni che avevo e la mia amnesia, voleva che andassi in pensione da invalido. Ma io ho chiesto e ottenuto di sottopormi ai test per tornare a fare il medico: li ho superati. Però non mi interessava più il ruolo di primario. Volevo essere un semplice medico e stare con i pazienti”. La lunga esperienza da paziente ha sicuramente cambiato il punto di vista di Piccioni che ha detto: “io sono la “spia” dei pazienti all’interno del mondo medico. Ci sono dinamiche ospedaliere che, da paziente non capisco. Se, però, le v luto da medico, potrebbero avere una logica. La verità è che vivo una continua lotta con me stesso”. Prima dell’incidente stradale, Piccioni era il primario dell’Ospedale di Codogno dove era soprannominato “il principe bastardo”: “ero una persona corretta ma spietata. I miei collaboratori mi dicono spesso: “Dottore, se avessimo saputo che lei veniva fuori così, gliela davamo noi molto prima una botta in testa”.

Pierdante Piccioni medico, la sua storia in un libro

“Non è più tornato nulla nella mia mente. Vivo di ricordi che mi restituiscono gli altri” ha raccontato Pierdante Piccioni, il medico che ha deciso di raccontare la sua storia in un’autobiografia di successo. Dall’incidente stradale ai nove anni di coma fino al risveglio e all’amara scoperta di aver rimosso dalla sua mente i precedenti nove anni della sua vita. Un momento davvero difficile, anche se con Tv Sorrisi e Canzoni ha voluto condividere un aneddoto simpatico: “durante la riabilitazione, per recuperare il mio curriculum ho riletto più di di 60 mila email che avevo inviato. Quando mi capitava qualche lettera, dicevo: “Ma chi è quell’imbecille che ha scritto queste cose?”. Ero io…”. La sua storia oggi è diventata fonte di ispirazione della fiction “Doc- Nelle tue mani” attualmente in onda su Raiuno con protagonista Luca Argentero su cui dice: “non me ne vogliano gli altri attori, ma lui è quello che ho pensato sin dall’inizio potesse interpretarmi. Riesce a far diventare il medico una persona profondamente empatica. E poi anche fisicamente lo trovo somigliante”. Infine parlando proprio del rapporto con l’ex concorrente del Grande Fratello ha detto: “con Luca ormai c’è un bel rapporto. Ci messaggiamo spesso. Durante le riprese stavamo molto al telefono perché lui voleva sentirmi raccontare le mie storie per immedesimarsi meglio nel ruolo”.