Esiste una spiegazione scientifica dietro la strana vicenda che ha visto coinvolto Pierdante Piccioni nel 2013, anno dell’incidente e della successiva perdita di memoria che ha riguardato i suoi ultimi 12 anni di vita. Il fenomeno è stato illustrato nel diciannovesimo secolo dallo psicologo Théodule-Armand Ribot, che ha formulato l’omonima legge sulla maggiore vulnerabilità dei ricordi recenti rispetto a quelli più vecchi, consolidati da anni di revocazioni. Più un ricordo viene ripescato, infatti, più cresce e diventa nitido; al contrario, le connessioni neuronali che rappresentano i ricordi dell’ultimo periodo non sono ancora così forti, pur trovandosi anch’essi divisi in pacchetti e collocati sugli scaffali della corteccia cerebrale dell’ippocampo. (agg. di Rossella Pastore)



Pierdante Piccioni e le conseguenze dell’amnesia: “I miei figli come due sconosciuti”

Al suo risveglio, dopo l’incidente, Pierdante Piccioni si è ritrovato a fare i conti con una realtà tutta diversa. Il medico non ricordava più nulla, nemmeno le facce ‘aggiornate’ dei suoi familiari. Emblematico l’episodio dell’incontro con sua moglie e soprattutto con i suoi due figli: “A un certo punto nella stanza è entrata mia moglie, che aveva gli stessi occhi azzurri di sempre, ma appariva più vecchia, e poi due ventenni alti e titubanti, che non conoscevo”. Erano proprio i suoi bambini, Filippo e Tommaso: “‘Impossibile!’, pensai. Per quel che ricordavo io, avevano ancora otto e undici anni. Non provavo nessuna emozione nei confronti di quei due sconosciuti: dove erano finiti gli adorati bambini che, a dar retta a quel che mi suggeriva il mio cervello traumatizzato, avevo visto non più di poche ore prima?”. Tempo qualche settimana, e Pierdante ha reimparato a fare i conti con la realtà. (agg. di Rossella Pastore)



L’incidente di Pierdante Piccioni, in 12 anni tutto è cambiato per il protagonita di Doc nelle tue mani

Doc – Nelle tue mani, la storia vera di Pierdante Piccioni ha liberamente ispirato la serie cult trasmessa in replica su Rai1. Ebbene Doc esiste davvero, ma non si chiama Andrea Fanti come il nome del protagonista della fiction interpretata da Luca Argentero. Doc nelle tue mani in realtà è Pierdante Piccioni, primario del Pronto soccorso dell’Asst di Lodi. La sua vita cambia improvvisamente il 31 maggio del 2013: Pierdante, 54 anni, si sta recando a lavoro da Pavia dove vive con la sua famiglia. Durante il tragitto la sua auto esce fuori strada: un terribile incidente che cambia per sempre la sua vita.



Il medico finisce in coma e si risveglia 12 anni dopo. Al risveglio però la sua memoria è ferma al 25 ottobre 2001, giorno in cui ha accompagnato il figlio di otto anni a scuola. In realtà dall’incidente sono trascorsi 12 anni e tante cose sono cambiate; a cominciare dai colleghi che sono invecchiati così come la moglie. Pierdante Piccioni è stranito, non comprende cosa sia successo davvero, ma anche lo specchio è “contro di lui” visto che gli propone un’immagine ben diversa da quella che ricordata.

Doc Nelle tue mani, la storia di Pierdante Piccioni

Pierdante Piccioni, la storia vera racconta a Doc – Nelle tue mani. Nonostante le mille difficoltà la moglie resta la sua ancora di salvezza a cui aggrapparsi in questo momento di sconforto; dopo 12 anni di silenzi, la moglie gli è sempre rimasta accanto pronta ad accudirlo e tendergli la mano per ricominciare il percorso di vita insieme da dove si era bruscamente interrotto. A differenza della fiction, il dottor Pierdante Piccioni non si ritrova a dover affrontare tradimenti e una separazione, ma dalla sua memoria ha cancellato la terribile malattia della moglie che hanno sconfitto insieme andando dall’altra parte del mondo. Dopo aver rivisto la moglie, Pierdante Piccioni deve però affrontare anche i figli: li aveva lasciati degli adolescenti e li ritrova adulti.

Pierdante Piccioni ha non poche difficoltà a riconoscerli e accettarli visto che non ricorda nulla del loro percorso. Dinanzi a lui c’è un lungo lavoro di ricostruzione del puzzle della sua vita fatto di dolore, incomprensioni, silenzi, ma anche emozioni. Giorno dopo giorno, Piccioni recupera il rapporto coi figli e con la moglie, ma si ritrova anche a scoprire che la madre è morta senza poterle dare l’ultimo saluto. Una storia vera che ispirato una delle fiction più amate degli ultimi anni che, dopo aver conquistato l’Italia, ora è pronta ad emozionare il mondo intero.