Pierdante Piccioni, il vero “Doc” da cui trae ispirazione l’omonima fiction di Rai Uno, è stato intervistato da Marco Liorni a “ItaliaSì! Podio e poi…” in occasione della puntata andata in onda oggi, sabato 4 giugno 2022, su Rai Uno. Il medico ha asserito: “Dal mio primo libro si è scatenata un’asta per i diritti d’autore vinta dalla Lux Vide. Quando mi hanno detto che sarei stato impersonato da Luca Argentero nella fiction, mia suocera era al settimo cielo!”.



Pierdante Piccioni ha poi ribadito un concetto fondamentale: “La gente pensa che sia più semplice impersonare un Leonardo, un qualcuno che non c’è. Io invece sono andato sul set e ho fatto anche due volte un cameo muto. Ho cercato di fare capire a Luca Argentero e a tutto il resto del cast quali fossero le differenze caratteriali e di vita dopo l’incidente. Quello che faccio fatica ancora a credere è che un tempo io fossi una persona rigida e dura”.

PIERDANTE PICCIONI, IL VERO DOC: “APPENA USCITO DAL COMA, FECI UNA BATTUTACCIA A MIA MOGLIE”

Nel prosieguo del programma di Rai Uno, Pierdante Piccioni ha tenuto a precisare che “cambiare punto di vista nella vita è fondamentale. Io nel mio curriculum ho scritto che il 31 maggio 2013 ho iniziato un master in Pazientologia. Inoltre, vedendo gli attori recitare, ho imparato a stare zitto e ascoltare quello che veniva detto e chiesto. Non è semplice, ma se vuoi ascoltare non puoi fare altro che abbracciare il silenzio”.

Dopo essere uscito dal coma a seguito dell’incidente nel quale rimase coinvolto il 31 maggio 2013, Pierdante Piccioni non riconobbe i suoi figli: “Quando vidi questi due giganti accanto a me, chiesi loro dove fossero i miei figli. Io mi aspettavo di vedere due bambini, ero rimasto a 12 anni prima. Pertanto, ho domandato loro chi fossero”. Quando sua moglie arrivò, Piccioni la trovò diversa da come la ricordava: “Aveva capelli corti, occhiali, collana e orecchini diversi e le feci una battuta… Le ho detto: ‘Per la miseria, quante rughe hai sotto il collo!'”.