Pierdavide Carone, dal successo ad Amici al Festival di Sanremo insieme a Lucio Dalla

Pierdavide Carone è un apprezzato cantautore del panorama musicale italiano, “proveniente” dalla scuola di Amici di Maria De Filippi. Proprio nel talent show di Canale 5, il classe 1988 ha raggiunto anni fa l’apice del suo successo, grazie ad un terzo posto che gli permise di conquistare il premio della critica. Iconica la sua partecipazione al Festival di Sanremo 2012, assieme all’indimenticato Lucio Dalla, che proprio all’Ariston concluse il ciclo delle sue apparizioni in tv.



Pochi giorni dopo l’evento in Liguria, infatti, il celebre cantautore fu stroncato da un malore, lasciando un vuoto incolmabile nella vita di tutti quelli che lo amavano. Tra questi c’era sicuramente Pierdavide Carone, che si era sentito onorato all’idea di partecipare a Sanremo con al fianco un artista del suo calibro. In una intervista rilasciata a Mezzogiornale, il cantante ha raccontato come è nata l’idea di collaborare con Lucio Dalla, rivelando alcuni retroscena curiosi sul loro rapporto.



Pierdavide Carone e il ricordo di Lucio Dalla: “Un giorno mi chiamo risentito perché…”

“Ggli feci ascoltare Nanì e su quella canzoni lui spense tutto e mi portò al ristorante. Finì lì, tornai a casa con le pive nel sacco, pensavo. Ma lui dopo qualche giorno mi chiamò per dirmi, un po’ offeso e risentito: ‘sembra che non te ne freghi niente di lavorare con me, non mi hai fatto neanche una telefonata. Se non ti va non lo facciamo’.“. Ovviamente Pierdavide Carone era incredulo, non aveva idea che il cantautore felsineo sarebbe stato al suo fianco, né che sarebbe diventato il produttore del suo disco.

“Perché io non pensavo che mi avesse detto di sì, per lui invece era chiaro il fatto che mi avrebbe prodotto il disco. Non sono stato io a convincerlo a fare Sanremo, lui voleva che facessi io il Festival, anche perchè non era in un periodo creativo incentrato su di sé, stava riversando il suo sapere sulla mia di creatività. Ho saputo tutto dopo perché all’epoca ero piccolo e da quello che ho carpito lui e Morandi hanno trovato la quadra”, ha raccontato Pierdavide Carone.