Francesco Diliberto, meglio conosciuto come Pif, è un volto noto del mondo della tv e dello spettacolo. Presentatore, regista e attore, il palermitano classe 1972 è a tutti gli effetti un profilo eclettico nel panorama televisivo italiano. Muove i suoi primi passi in tv come autore di un programma televisivo su Italia 1, poi diventa inviato de Le Iene, acquisendo notevole popolarità tra il pubblico, grazie ai suoi servizi irriverenti alle feste di partito della Lega Nord o ai servizi in cui indossava i panni di un settentrionale al Sud.
Da allora sono passati anni, nel frattempo Pierfrancesco Diliberto – o meglio Pif – si è cimentato con successo nel ruolo di attore, regista e presentatore, in film e programmi come ‘E noi come stronzi rimanemmo a guardare’, ‘La mafia uccide solo d’estate’, ‘Call my agent’ su Sky, ‘Il candidato va alle elezioni’ su Tv 8 e ‘I sopravvissuti’, programma radio che Pif conduce ormai dal 2018. Ma, a proposito di Pif, perché si chiama così? Si vocifera che il simpatico nomignolo gli venne attributio dalla “Iena” Marco Berry durante un viaggio di lavoro.
Pif, perché si chiama così? “Sono come il Papa…”
In una gradevolissima intervista rilasciata al sito pugliosita.it, Pif è stato un po’ più misterioso e ironico riguardo il perché si chiama così. “Io sono come il Papa, ho perso il mio nome. Giusto mia madre, forse, mi chiama Pierfrancesco, io sono Pif ormai”, ha detto simpaticamente l’attore e conduttore al suo intervistatore. In quell’occasione Pif presentava una delle sue ultime opere letterarie, ovvero ‘La disperata ricerca d’amore di un povero idiota’, un libro che per certi versi ha rappresentato un taglio col passato.
“In ogni libro che scrivo c’è sempre un mafioso o punto il dito contro qualcuno. In questo libro scrivo sull’amore e sulla ricerca dell’amore, cosa che non avrei mai detto nella mia vita”, aveva detto Pif, confermando ancora una volta il suo eclettismo.