Pierfrancesco Favino è legato dal 2003 alla collega Anna Ferzetti. Pur non essendo sposati, i due hanno avuto due figlie, Greta e Lea, nate rispettivamente nel 2006 e nel 2012. “Pierfrancesco non era famoso quando ci siamo conosciuti”, ha raccontato l’attrice in un’intervista del 2017 a Io donna, spiegando come sia stato lui a insistere perché si buttassero insieme nel mondo del cinema. “È stato il mio primo fan”, sintetizza Anna. E lei lo è stata nei suoi confronti: i due si sono sostenuti a vicenda, ma soprattutto sono stati sostenuti dalle loro famiglie d’origine, vicini a loro e anche alle loro figlie. Senza i loro genitori, sarebbe stato impossibile farle crescere: “Ci sono le nonne, per fortuna”, ha fatto sapere ancora Anna. “Quando avevamo solo Greta la portavamo spesso con noi. Ora che c’è anche Lea è più difficile”. Parlando invece del loro primo incontro, Anna Ferzetti racconta di aver conosciuto Favino nel più classico dei mondi: grazie ad amici in comune. A una “festa di amici”, precisamente: “Amiamo ballare, è una passione comune. Lui mi ha pestato un piede…”. Ma da allora non si sono più lasciati.



Anna Ferzetti parla del rapporto con Pierfrancesco Favino

Tra lei e Pierfrancesco Favino, la differenza d’età è forte (si parla di ben 13 anni); ciononostante, i due vanno d’accordo su tutto e le loro idee sono praticamente sempre allineate. Inoltre “c’è fiducia reciproca” ed entrambi sono molto determinati. Anna e Piefrancesco hanno avuto modo di lavorare insieme al cinema e di fare una comparsa come coppia in televisione, al Festival di Sanremo, nel 2018, anno in cui Favino – co-conduttore insieme a Baglioni e alla Hunziker – la coinvolse in uno sketch in maniera del tutto inaspettata.



Pierfrancesco Favino sarà Mihajlovic?

Quanto alla carriera, Pierfrancesco Favino attende ancora l’esito della sua settima candidatura ai David di Donatello, un importante riconoscimento di cui Favino è stato più volte insignito negli ultimi anni. Si parla in tutto di tre vittorie (quattro, nel caso riuscisse a sfangarla anche questa volta): la più recente risale al 2020, quando la commissione lo ha premiato per il suo ruolo ‘intenso’ di Tommaso Buscetta ne Il traditore di Marco Bellocchio. Quest’anno, invece, l’attore potrebbe aggiudicarsi la statuetta per Hammamet, il film diretto da Gianni Amelio che racconta gli ultimi sei mesi di vita del politico Bettino Craxi. Per calarsi nella parte, Favino ha dovuto sottoporsi a ore e ore di trucco che hanno reso possibile una vera e propria metamorfosi della sua fisionomia. Lo stesso potrebbe accadere con Mihajlovic, qualora venisse scelto per interpretare l’allenatore nel docufilm a lui dedicato. Le notizie, però, sono ancora molto incerte.

Leggi anche

FESTIVAL VENEZIA 2024/ Il ritorno di Tim Burton e la Callas di Larrain: i divi aprono la scena