Pierfrancesco Favino è intervenuto assieme a Riccardo Milani su Radio 105 nel corso della trasmissione radiofonica “105 friends” per presentare il film “Corro da te”, nel quale lui interpreta Gianni, un seduttore incallito che per conquistare la giovane donna di turno arriva a fingere di essere costretto su una sedia a rotelle come lei. La ragazza in questione si chiama Chiara (Miriam Leone), musicista di professione e tennista per passione. Lei è paraplegica a seguito di un incidente e grazie all’amore sincero che sboccerà nei suoi confronti, Gianni (Favino) non potrà far altro che cambiare prospettiva sulla vita, sull’amore, sulla disabilità in sé, imparando che il solo handicap è rappresentato dall’assenza di forza d’animo.



Peraltro, ieri sera il film è stato proiettato in anteprima a Milano e Pierfrancesco Favino ha affermato che le risate gioiose e numerose del pubblico hanno rappresentato l’aspetto che più gli ha toccato il cuore e che l’ha fatto andare a letto felice, con il sorriso sulle labbra.

PIERFRANCESCO FAVINO: “HO SEDOTTO UNA CALIFORNIANA CON UNA BUGIA…”

Su Radio 105 Pierfrancesco Favino ha rivelato che per la realizzazione delle riprese di “Corro da te” “siamo stati aiutati dalle associazioni di disabili che ci hanno consentito di chiamare le cose come si chiamano normalmente nelle nostre case non appena chiudiamo la porta. Questo ha aiutato il pubblico a rilassarsi e a capire che la disabilità non è una qualità umana, ma è un accidente che può arrivare per natura o per destino e che dietro quella cosa che a noi abili fa paura, ci sono delle persone, degli individui”.



Nel corso dell’intervista, Favino ha poi aggiunto chePietro Sermonti e Nino Frassica mi uccidono, non posso essere con loro perché mi fanno troppo ridere”, mentre in passato, per sedurre una ragazza straniera ha finto di essere di un’altra nazionalità: “Mi sono spacciato per californiano di Fresno come lei, parlando in americano. Non c’era ancora il telefonino, all’epoca. A un certo punto mi ha chiesto dove fossi andato a scuola e io ho buttato lì un ‘Saint John’ ricavato da qualche telefilm statunitense e lei ha fatto un ‘oooh’ di stupore. Dentro di me ho detto: ‘Che c*lo!'”.