Storie Italiane ha aperto stamane con le parole di Valeria Bartolucci, moglie di Louis Dassilva, in carcere per la morte di Pierina Paganelli. Gli inquirenti ricostruiscono l’astio della donna nei confronti di Manuela Bianchi, nuora della vittima nonché amante del marito: “Valeria Bartolucci riferiva di essere intenzionata ad uccidere Manuela Bianchi in quanto riteneva responsabile dell’arresto del suo coniugo, l’avrebbe uccisa con un coltello in pancia ma senza farla morire subito, ma vedendola soffrire”. E ancora: “Bianchi Loris lo considera invece psicopatico e responsabile della morte di Pierina Paganelli, aggiungendo di voler godere 15 minuti vedendo morire Manuela Bianchi piuttosto che continuava a vivere così”.
“Inoltre Valeria avrebbe chiesto a Manuela di non far rientro nella sua abitazione in quanto non avrebbe saputo come poter reagire”. Le parole di Valeria si riferiscono al mese di luglio, quando Louis Dassilva venne arrestato dopo essere stato indagato. Storie Italiane ha poi mostrato dei video inediti della famosa cam 3 della farmacia di via del Ciclamino, video precedenti e successivi al 3 ottobre 2023, quando venne uccisa Pierina Paganelli. In un video si vede Emanuele Neri, il condomino che dice di rivedersi nel famoso video al centro del dibattito.
PIERINA PAGANELLI, I NUOVI VIDEO DELLA CAM 3
C’è poi un video del 30 settembre in cui si vede sempre un uomo allontanarsi, che appare molto simile a quello del 3 ottobre: è Louis o Emanuele Neri, il vicino di casa?. Sul famoso audio dei garage Monica Arcadio, inviata di Storie Italiane, aggiunge: “Un audio molto importante, c’è questo gemito che potrebbe essere la voce dell’assassino, più volte sono stati effettuati accertamenti per comprendere il sonoro”.
“E’ un audio preziosissimo che parla dell’omicidio di Pierina Paganelli, è stato il punto di partenza dell’indagine, capire a che ora sia stata uccisa la stessa, e quindi a cosa sono associati i rumori”. C’è poi la questione del video della Cam 3 delle 22:17, che secondo la Procura dovrebbe essere Louis Dassilva ma che per la difesa potrebbe essere un altro condomino, che tra l’altro dice di riconoscersi in quel video. Domani verrà fissa la data dell’incidente probatorio”.
PIERINA PAGANELLI, LE PAROLE DI BARZAN
Davide Barzan, in collegamento, commenta: “Il vicino di casa dice di non riconoscersi, mentre la premeditazione al momento è esclusa, e probabilmente rimarrà così perchè il capo di imputazione è ormai cristallizzato essendo passati 5 mesi dall’arresto, si arriverà in un ipotetico Assise con Louis Dassilva unico imputato. Dobbiamo attenerci agli atti”.
E ancora: “La signora ha perso poco sangue perchè chi colpiva sapeva come colpire, la scena non è stata ripulita. Poi hanno fatto degradare le residue tracce di dna per la muffa, ma il quadro indiziario è chiaro. Noi avevamo richiesto il dna di tutti i residenti di via del Ciclamino, o almeno alla scala del civico 31, comparando poi le tracce del dna presenti sul corpo di Pierina Paganelli, poi degradate dalla muffa. I vestiti della donna erano bagnati e sono stati conservati in quel modo, di conseguenza è normale che arriva la muffa, e questa è una cosa grave”.
PIERINA PAGANELLI, LA TESTIMONIANZA DELLA VICINA DI CASA
Ma Louis Dassilva potrebbe essere scarcerato? “Dobbiamo capire se il video della Cam 3 ha una valenza scientifica. Per me non si tratta del vicino di casa di Pierina, bisognerà capire se si tratta di Dassilva ogni ragionevole dubbio, la prova deve essere certa”. Storie Italiane ha quindi mandato in onda la testimonianza di una vicina di casa che ha trovato il corpo di Pierina Paganelli, descrivendo la presenza di Manuela Bianchi, di Louis Dassilva e di un ragazzo moldavo, aggiungendo di non aver riconosciuto subito la povera donna.
“Mi ha suonato anche Louis – prosegue – non so perchè, visto che la nuora aveva già identificato la vittima. Quando mi ha suonato era molto sconvolto come se avesse visto qualcosa che lo aveva turbato, andava su per le scale come un fulmine, sembrava correre, non mi è sembrato avere alcun problema in quel momento, sembrava una freccia”. E ancora: “Il ragazzo di colore se ne stava in disparte, non parlava, come se fosse chiuso nel suo dolore”.