PIERINA PAGANELLI, MANUELA CHIEDE ESAME DNA PER TUTTI GLI INQUILINI E PUNTA IL DITO SU DUE IN PARTICOLARE…
A quarto grado a parlare nuovamente dell’omicidio di Pierina Paganelli: sono passati ormai 7 lunghi mesi dalla sera di ottobre 2023 in cui la donna è stata assassinata con 29 coltellate nel garage di casa sua, in via del Ciclamino. Manuela, la nuora di Pierina, tra i maggiori sospettati, ha chiesto tramite il suo legale, l’avvocato Davide Barzan, di estendere le ricerche dell’assassino a tutto il condominio, con prove del Dna a tappeto. Il cerchio dei sospetti si concentrerebbe su due figure. Una sarebbe la signora, amica di Pierina, che la sera del delitto era con lei all’adunanza dei testimoni di Genova e che Manuela la mattina vedrà davanti al cadavere della suocera. Si chiede il legale di Manuela come abbia fatto la donna quella sera a non sentire le urla strazianti di Pierina Paganelli, essendo rincasata nello stesso momento. La donna si difende dicendo di essere rincasata molto dopo Pierina e di non essere scesa in garage ma di aver parcheggiato all’esterno e di essere entrata dal portone principale. Sul fatto che Manuela l’abbia trovata la mattina vicino al corpo della suocera, la donna ha risposto di essere stata avvisata da Louis, il quale le avrebbe detto che era stata trovata una donna in garage senza vita.
La seconda persona indicata nella memoria è il vicino Moldavo del primo piano, alla cui porta bussa scioccata Manuela dopo aver visto il corpo senza aver riconosciuto la suocera. A lei l’uomo avrebbe detto di non scendere per paura dei morti ma nessuno gli aveva parlato di persone morte, come poteva quindi sapere che la donna del garage lo era? L’uomo replica dicendo di non aver mai pronunciato quelle persone. Ma perché quando è sceso in garage aveva una torcia come poteva sapere che era buio: “portavo sempre con me il cellulare”, sbotta il rumeno.
OMICIDIO PIERINA PAGANELLI, DAL “QUINTO UOMO” DI DAVIDE BARZAN ALLA BOMBA DI ABBATE
Davide Barzan punta il dito su un quinto uomo, un uomo che non centra con il pianerottolo di Pierina Paganelli. Potrebbe esserci una traccia di Dna sul corpo di Pierina e la difesa di Manuela vorrebbe compararlo con tutti gli inquilini degli ottanta appartamenti. Ma questa traccia di Dna su Pierina Paganelli e sulla scena del delitto esiste per davvero? Se non esiste l’ignoto 1 non ha senso fare uno screaning di massa, come sostiene il generale Garofalo. Una caccia alle streghe, questo quinto uomo, una persona che avrebbe avuto un rapporto di conoscenza con Pierina Paganelli e che potrebbe far parte del condominio di via del Ciclamino.
A sgombrare il campo da nuove ricostruzioni ci ha pensato Carmelo Abbate che ha lanciato una bomba: stando alle sue fonti, si presume gente vicina alle indagini, saremmo vicini a una conclusione: “Penso che ci siamo, gli inquirenti hanno individuato l’assassino, non c’è nessun quinto uomo, tuona Abbate, e lo dico con cognizione di causa. Gli inquirenti una idea precisa ce l’hanno, non ci sarà prelievo di Dna di massa. Barzan ne rimarrà sorpreso perché pensa che gli inquirenti stiano brancolando nel buio. Invece, ripete Abbate, la vicenda verrà chiusa presto e si ritornerà da dove siamo partiti, dal pianerottolo”.