Si apre con la vicenda di Pierina Paganelli la puntata di oggi di Storie Italiane. Gli ultimi aggiornamenti riguardano il fatto che il dna di Louis Dassilva, indagato e arrestato, non sia sulla scena del crimine ne sul corpo di Pierina Paganelli. Davide Barzan, consulente di Manuela e Loris Bianchi, commenta: “Non cambia nulla, perchè nell’ipotesi accusatoria della procura il dna non era un elemento probante, noi parlavamo spesso del fatto che queste tracce erano deteriorate”. Secondo la difesa e anche Valeria Bartolucci, questa notizia scagionerebbe invece Louis Dassilva, come riferito anche da Monica Arcadio, inviata di Storie Italiane: “Valeria ha sempre creduto nell’innocenza di Louis e la perizia depositata a fine anno dice che sul corpo di Pierina Paganelli non ci sono tracce di dna di Louis ma neanche di Manuela, Loris, Valeria, è stato fatto tutto ciò che era necessario per escludere i vari profili genetici ad inizio indagine, in modo da escludere i primi 4 sospettati, appunto Valeria, Louis, Manuela e Loris”.
L’attenzione si è quindi rivolta al misterioso furto del 29 dicembre 2024 nell’abitazione di Pierina Paganelli: chi è entrato nell’appartamento della povera donna e perchè ha portato via la cassaforte? Cosa cercava chi è entrato nell’abitazione della signora di Rimini? Sicuramente si è trattato di una rapina a “colpo sicuro”, i ladri sapevano che la donna aveva una cassaforte, ma il perchè di questa azione criminale resta l’ennesimo mistero di questa vicenda che sembra non voler finire mai, e che ricordiamo, è iniziata il 3 ottobre del 2023.
PIERINA PAGANELLI, MASSIMO LUGLI SUL FURTO NELL’ABITAZIONE
Per Massimo Lugli, noto giornalista esperto di cronaca nera, potrebbe essere un episodio solo casuale: “I ladri entrano nelle case e cercano delle cassaforte, ora pensare che dentro quella cassaforte vi fosse una prova schiacciante di chissà cosa è follia, quella cassaforte è stata aperta ed esaminata, se no così diciamo che le indagini sono state fatte male”. Per Anna Maria Casale, invece, la vicenda è tutt’altro che casuale: “Sono entrati nell’appartamento alle 22:00 di sera, arrampicandosi da una grondaia, quindi una posizione visibile a tutti, in una casa di una signora anziana… per me in quella cassaforte vi erano documenti che sono stati portati via perchè magari interessavano agli inquirenti”.
Monica Arcadio precisa che: “Gli investigatori non si sbottonano sul furto ne tanto meno su ciò che vi era nella cassaforte, ma dalle indiscrezioni non vi erano documenti di particolare rilevanze per le indagini riguardanti la morte di Pierina Paganelli. Probabilmente c’era l’atto di divorzio di Pierina con il marito avvenuto diversi anni fa, ma sono sempre indiscrezioni”.
PIERINA PAGANELLI, BARZAN SUL CONTENUTO DELLA CASSAFORTE
Davide Barzan aggiunge: “Si sapeva cosa vi fosse in quella cassaforte perchè gli investigatori hanno controllato più volte quella cassaforte, si sa per certo cosa vi era, c’è un verbale di sopralluogo dell’autorità giudiziaria. Cercavano gioielli e soldi e non hanno trovato nulla, quello che mi domando è come abbiano fatto a non sentire nulla nel condominio: non hanno avvisato le forze dell’ordine dopo quello che è successo. Io non condivido le dichiarazioni di una delle vicine che ha detto di aver sentito e di essersi fatta i fatti suoi. Anche le urla strazianti di Pierina Paganelli è possibile che non vengano udite da nessuno?”.
Domande lecite quelle di Davide Barzan e non è da escludere che le sue parole facciano riferimento alle dichiarazioni di Valeria Bartolucci, la moglie di Louis Dassilva, che ha spiegato di aver sentito dei rumori proprio dall’appartamento di Pierina ma di essersi fatta gli affari suoi senza dire nulla Un atteggiamento da condannare o da comprendere? Spesso e volentieri chi interviene in situazioni pericolose finisce davvero male, alla fine Valeria ha fatto bene o avrebbe comunque potuto avvisare le forze dell’ordine?