Chi ha ucciso Pierina Paganelli, la sera del 3 ottobre scorso nell’area garage del condominio di via del Ciclamino a Rimini, potrebbe avere le ore contate. La sensazione è che le indagini siano prossime – se non addirittura arrivate – a un punto di svolta dopo l’interrogatorio fiume di Manuela Bianchi, nuora della vittima ascoltata nuovamente dagli inquirenti per oltre 10 ore. È stata la stessa donna, che non è indagata (il fascicolo infatti risulta ancora a carico di ignoti), a ritrovare il cadavere della 78enne la mattina del 4 ottobre ed è stata lei a lanciare l’allarme. L’occhio investigativo si concentra sul tessuto di relazioni dell’anziana e, pare, il focus dell’inchiesta non si è mai spostato dallo spettro della pista familiare. Tre le persone attenzionate fin dalle prime battute del giallo: la nuora, il fratello di quest’ultima, Loris Bianchi, e il presunto amante Louis Dassilva, vicino di casa di Pierina Paganelli.
Secondo quanto trapelato, Manuela Bianchi, moglie del figlio di Pierina Paganelli coinvolto, il 7 maggio precedente, in un incidente dai contorni mai chiariti, viveva una crisi coniugale e la suocera avrebbe mosso alcune critiche alla sua scelta di lasciare l’abitazione in cui risiedeva con il marito. A tracciare lo scenario di un attrito interno alla famiglia è stato Loris Bianchi, intervenuto ai microfoni di Ore 14 e Chi l’ha visto? per fare una rivelazione che potrebbe gettare una nuova luce sul caso e persino delineare l’humus di un potenziale movente dietro l’omicidio. Pierina Paganelli sarebbe stata colpita con almeno 29 coltellate, i suoi ultimi istanti impressi nell’audio registrato da una telecamera di sorveglianza di uno dei box auto vicini alla scena del crimine: meno di un minuto di registrazione, fatta tra le 22:10 e le 22:15 del 3 ottobre, in cui si sentirebbero sette urla disperate della vittima e, forse, la traccia vocale del killer.
Pierina Paganelli, la rivelazione di Loris Bianchi: “Mia sorella scoprì che lei…”
Il mistero di Pierina Paganelli si nutre ogni giorno di elementi nuovi e potenzialmente utili a ricalcare la geometria del delitto. Al momento l’inchiesta prosegue senza indagati, ma non si esclude l’imminente iscrizione di nomi nel fascicolo aperto sull’omicidio per consentire una serie di accertamenti tecnici di natura irripetibile sul Dna e sui reperti sequestrati alle persone attenzionate finora. Al vaglio delle autorità anche alcuni indumenti di Manuela e Loris Bianchi che, stando a quanto emerso, mostrerebbero una presunta evidenza di tracce verosimilmente ematiche. Forse sangue, ma è ancora tutto da verificare.
Loris Bianchi ha rivelato alla stampa un dettaglio sui giorni precedenti al delitto: “Ho saputo questo fatto la domenica prima della morte di Piera (Pierina Paganelli, ndr), diciamo che mia sorella queste cose le è venute a sapere nei giorni precedenti proprio. È venuta a sapere di parole poco gradevoli nei suoi confronti, tipo che Piera la reputava una persona un po’ facile. Logicamente Piera era molto abbattuta per il fatto che mia sorella aveva abbandonato il tetto coniugale, queste parole mia sorella le è venuta a sapere in maniera fortuita sentendo delle telefonate da muro a muro“. Stando alla versione di Loris Bianchi, la nuora di Pierina Paganelli avrebbe appreso delle presunte offese a lei rivolte dalla suocera attraverso la moglie del suo presunto amante Louis Dassilva, Valeria: “Siccome è una persona onesta, Valeria ha voluto far sentire direttamente a mia sorella determinate cose. L’ha invitata a casa (l’appartamento dei coniugi Dassilva è adiacente a quello della 78enne, ndr) e mia sorella le ha appurate di persona. Mi hanno detto che si sente come se fossero nella stessa stanza. Piera parlava con uno dei figli, non so chi, sicuramente non Giuliano (Saponi, marito di Manuela Bianchi ricoverato in ospedale al momento del delitto, ndr). Valeria non ha voluto assolutamente creare attriti, ma semplicemente informare un’amica, mia sorella, in maniera corretta facendole sentire di persona…“.
Il racconto di un testimone sulla notte dell’omicidio di Pierina Paganelli
Oltre alla rivelazione di Loris Bianchi, nell’inchiesta sull’omicidio di Pierina Paganelli è spuntata recentemente un’altra novità. Si tratta, riporta Il Resto del Carlino, del racconto di un testimone che, la notte del delitto, avrebbe sentito qualcosa di potenziale interesse per le indagini. La persona in questione sarebbe un condomino del palazzo di via del Ciclamino in cui, oltre alla vittima, vivono Manuela Bianchi, il padre e il presunto amante della stessa, Louis Dassilva.
L’uomo sarebbe stato ascoltato, riferisce Il Resto del Carlino, dopo che il programma La vita in diretta avrebbe raccolto le dichiarazioni in forma anonima e avrebbe raccontato che, la notte dell’omicidio della 78enne, avrebbe prima sentito una sorta di lamento e, qualche ora più tardi, una lavatrice in funzione e una tapparella aprirsi lentamente. La stessa testimonianza sarebbe attualmente al vaglio degli inquirenti che avrebbero deciso di procedere all’analisi dei consumi di elettricità nell’appartamento di Duilio Bianchi, padre di Manuela e Loris Bianchi, che si troverebbe in un’ala dello stabile compatibile, secondo il condomino, con il luogo di origine di quei rumori.