I figli di Pierina Paganelli, Giacomo e Chiara Saponi, hanno rotto il silenzio con una serie di dichiarazioni affidate a tv e carta stampata quando mancano pochi giorni al primo anniversario della morte della loro mamma, uccisa con 29 coltellate in via del Ciclamino, a Rimini, il 3 ottobre 2023. L’unico indagato per l’omicidio, in carcere dal 16 luglio scorso, è il vicino di casa senegalese Louis Dassilva che con la nuora della vittima, Manuela Bianchi, aveva intrapreso una relazione clandestina.



Un rapporto extraconiugale che sarebbe andato avanti mentre Giuliano Saponi, marito di Manuela e altro figlio della 78enne assassinata, era ricoverato per un incidente ancora oggi nebuloso. Giacomo Saponi, figlio di Pierina Paganelli, in una intervista rilasciata con la sorella poche ore fa a Corriere Romagna, ha detto che sapeva della relazione della cognata, ma non conosceva l’identità dell’amante.



Il figlio di Pierina Paganelli su Manuela Bianchi: “Disse di essere innamorata come un’adolescente”

In un passaggio della loro intervista, i figli di Pierina Paganelli hanno parlato della loro fiducia nella giustizia e del fatto di non volersi prestare al circo mediatico montato intorno al dramma vissuto in questi lunghissimi mesi. A Corriere Romagna, Giacomo Saponi ha dichiarato di essere stato a conoscenza della relazione extraconiugale della moglie di suo fratello Giuliano, Manuela Bianchi.

Era stata lei a dirmelo. Un giorno mi aveva preso da parte e mi aveva detto ‘Giacomo devo parlarti’. Era prima dell’incidente di Giuliano e mi aveva raccontato quello le stava succedendo. Che si sentiva innamorata come un’adolescente. Avevo tentato di dirle di non buttare via 30 anni di vita, ma ovviamente non sapevamo chi fosse l’uomo a cui si sentiva legata“.



La figlia di Pierina Paganelli: “L’assassino è un mostro, piena fiducia negli inquirenti”

Ai microfoni di Ore 14, Chiara Saponi, figlia di Pierina Paganelli, ha dichiarato quanto segue: “La nostra fiducia negli inquirenti non si è mai assopita. Siamo sicuri che il lavoro che stanno facendo è quello buono“.

Sull’assassino di sua madre, uccisa con 29 coltellate nei garage sotterranei del palazzo di via del Ciclamino dove viveva, sottolinea quanto già detto poche ore fa all’ANSA: “Posso definirlo un vigliacco, un mostro. Chiediamo giustizia, chiediamo il perché. Abbiamo tante domande. Se ci sono altre persone coinvolte? Ce lo diranno gli inquirenti“. Secondo i figli, la 78enne non avrebbe manifestato timori prima dell’omicidio, ma si sarebbe mostrata preoccupata soltanto della salute del figlio, allora ancora ricoverato e uscito da un lungo coma dopo l’incidente subito nel maggio precedente.