Da mesi le sue parole sfilano come lame tra le cronache “rosa” collaterali alla terribile vicenda dell’omicidio di Pierina Paganelli, e ora Valeria Bartolucci insiste su un punto al netto della scoperta del tradimento da parte di suo marito, Louis Dassilva, con l’ex amica Manuela Bianchi, nuora della vittima: dopo l’iscrizione del coniuge nel registro degli indagati, la Procura di Rimini dovrebbe concentrare l’occhio su qualcun altro per arrivare alla verità sul delitto.



Una sorta di “profezia” che è molto più di un sentore intimo ed esclusivo: nell’aria, da giorni, fluttua l’odore di una imminente ulteriore novità investigativa e questa, appunto, potrebbe tradursi nell’iscrizione di un nuovo nome che allarghi così il cono degli accertamenti irripetibili su Dna e reperti della scena del crimine. “Loris o Manuela? Non faccio nomi – ha dichiarato Valeria Bartolucci Mattino 5 -, dico che nella cerchia degli attenzionati sarebbe giusto e doveroso che venisse iscritto anche qualcun altro. Mio marito è non c’entra nulla. Faccio fatica a credere che la storia con Manuela sia continuata dopo l’omicidio, l’ho monitorato. Mi auguro che l’indagine si allarghi“.



Omicidio Pierina Paganelli, anche le amiche di Manuela Bianchi sentite in questura

Nelle ultime ore, in questura a Rimini nuove audizioni di persone informate sui fatti dopo la nipote 17enne della vittima e un parente della nuora. Si tratterebbe di due amiche di Manuela Bianchi che, stando alle indiscrezioni, farebbero parte della stessa congregazione dei Testimoni di Geova e potrebbero aver fornito un quadro di elementi più nitidi sulla relazione extraconiugale tra la nuora di Pierina Paganelli e l’attuale indagato Louis Dassilva. Sullo sfondo degli sforzi investigativi finora condotti per arrivare all’assassino di Pierina Paganelli, l’ipotesi di un movente passionale non ha mai perso terreno e ora apparirebbe più robusta, sebbene tutte le piste restino aperte compresa quella di un delitto maturato nel contesto religioso.



Le due donne sentite dalla Squadra mobile sarebbero state a conoscenza della storia d’amore tra i due, secondo gli inquirenti molto più intensa di come entrambi l’avrebbero confezionata nei loro racconti a favore di telecamera. Le amiche di Manuela Bianchi sarebbero state ascoltate anche in merito ai rapporti tra la donna e il marito Giuliano Saponi, figlio di Pierina Paganelli, e tra quest’ultima e la stessa nuora. Nel frattempo, l’ex comandante del Ris di Parma, generale Luciano Garofano, e il criminalista Davide Barzan, consulenti di Manuela Bianchi, hanno effettuato un sopralluogo sulla scena del crimine in via del Ciclamino. Attività condotta nell’ambito di indagini difensive a titolo preliminare che sembra però in qualche modo “propedeutica” a una fase più approfondita in vista di un possibile mutamento nella posizione della loro assistita: Manuela Bianchi sa che potrebbe essere indagata, ma si è detta da sempre a disposizione per l’accertamento dei fatti e sicura di non avere avuto alcun ruolo nell’atroce fine di Pierina Paganelli.