Il giallo di Pierina Paganelli è un vero e proprio rompicapo. La 78enne è stata uccisa brutalmente il 3 ottobre scorso in via del Ciclamino a Rimini, massacrata con 29 coltellate, e da allora non c’è traccia del suo assassino. Sono quattro le persone attenzionate dalla Procura, finora mai indagate: Manuela Bianchi, nuora della vittima, il fratello Loris e i vicini di casa della donna, Louis Dassilva e sua moglie Valeria Bartolucci.
Quest’ultima, intervistata poche ore fa da Chi l’ha visto?, ha avanzato nuovi interrogativi sulla figura di Manuela – che avrebbe avuto una relazione extraconiugale con il marito scoperta proprio in sede di indagini a seguito del delitto – e ha raccontato ai microfoni della trasmissione di Federica Sciarelli alcuni “strani” fatti che sarebbero accaduti prima e dopo l’uccisione dell’anziana. Domande alle quali, ancora oggi, Valeria Bartolucci non ha avuto risposte ma che continuano a mordere la sua curiosità e la sua attenzione.
Valeria Bartolucci rivela: “Loris Bianchi disse ‘Giustizia è fatta’ poco dopo il trasferimento del corpo di Pierina”
La moglie del vicino di casa di Pierina Paganelli sul quale si è concentrata buona parte dell’attenzione investigativa dopo l’omicidio, Louis Dassilva, continua a porsi alcuni quesiti che le risultano irrisolti nonostante abbia chiesto spiegazioni ai diretti interessati. Il primo è Loris Bianchi, fratello della nuora della vittima e unico a non risiedere nel palazzo riminese di via del Ciclamino dov’è avvenuto il delitto. Dopo il ritrovamento del cadavere, come confermato da lui stesso in alcune interviste passate, ha pronunciato una frase che a Valeria Bartolucci è sembrata inquietante. Così la donna lo ha spiegato a Chi l’ha visto?, interrogandosi ancora una volta sul motivo di quella infelice esternazione: “Loris era a casa nostra, io e lui siamo rimasti da soli e per l’esattezza ha detto ‘C’è qualcuno che fa giustizia per lei, e lei neanche lo sa’. A quel punto gli ho detto ‘Ma cosa stai dicendo?’, e lui ha risposto ‘Giustizia è stata fatta’. Sono rimasta di ghiaccio, poteva anche non stargli simpaticissima ma la morte non si augura a nessuno. Poi ha cambiato discorso…“.
Loris Bianchi, dal canto suo, non ha negato di aver detto quelle parole ma si è difeso sostenendo di averle dette nel tentativo di “smascherare” il colpevole sollecitando una eventuale reazione nei vari interlocutori a seguito del ritrovamento del corpo. “Per quale motivo vuoi scoprire l’assassino – si chiede Valeria Bartolucci -. Non è il tuo lavoro…“.
I soldi di Manuela Bianchi e i vestiti di Louis sporchi di sangue
Sono anche altri i dubbi di Valeria Bartolucci sui fatti collaterali al delitto di Rimini. Anzitutto l’interrogativo sul perché Manuela Bianchi consegnò a suo marito dei soldi (si parla di una cifra di 2mila euro in contanti) da tenere in custodia per un periodo non meglio precisato. La donna si chiede come mai non la informò di questo dettaglio nonostante fossero in rapporti confidenziali. Secondo la nuora di Pierina Paganelli, quel denaro, prestatole dal padre, sarebbe stato affidato al vicino di casa (all’epoca suo amante) per evitare un eventuale pignoramento per via di alcuni debiti.
Chi ha ucciso Pierina Paganelli resta ancora un mistero. Così come misteriosa, agli occhi di Valeria Bartolucci, appare una circostanza che ha rivelato davanti alle telecamere di Chi l’ha visto?: quando suo marito ha avuto l’incidente in moto, poche ore prima dell’omicidio della 78enne, sarebbe stato medicato in ospedale e Manuela Bianchi avrebbe portato via un sacco con all’interno i vestiti di Louis sporchi di sangue. “Sono scomparsi, son sempre stati sotto la barella, mi si è accesa una lampadina e le ho mandato un messaggio. Lei mi ha confermato di averli presi, le ho scritto ‘Perché?’, la sua risposta è stata ‘Domattina te li restituisco’. Ma a me questa cosa non mi convince. Come le è venuto in mente? Mi ha detto che voleva lavarli…”.
Chi l’ha visto?: “Nell’auto di Pierina, lato passeggero, una bottiglietta…”
La trasmissione di Rai 3 ha osservato che in una foto della macchina della vittima si scorge un particolare che potrebbe essere degno di attenzione investigativa. Non è chiaro se sia già stato vagliato dagli inquirenti, essendo l’indagine blindatissima, ma dall’immagine mostrata da Chi l’ha visto? si nota effettivamente la presenza di una bottiglietta appoggiata sul cruscotto lato passeggero.
L’interrogativo avanzato dal programma non appare secondario: c’era qualcuno con lei prima che parcheggiasse nei box sotto la sua casa di via del Ciclamino? Il delitto è avvenuto poco dopo le 22 del 3 ottobre 2023, appena la 78enne è tornata nel palazzo dopo uno dei consueti incontri di preghiera dei Testimoni di Geova di cui faceva parte. Qualcuno l’ha aspettata nell’ombra, per poi aggredirla senza darle scampo?