C’era Loris Bianchi ieri sera negli studi di Quarto Grado, nell’ambito della vicenda Pierina Paganelli. I riflettori negli ultimi giorni sono stati puntati in particolare sull’incidente accaduto a Giuliano Saponi, il figlio della donna di Rimini, a sua volta vittima di un drammatico episodio avvenuto a maggio dell’anno scorso, quindi cinque mesi prima l’efferato omicidio.
Cosa è successo, e perchè Loris Bianchi è stato chiamato in Questura? Ne ha parlato appunto il diretto interessato, affiancato ieri dal suo noto consulente (che è lo stesso anche di Manuela Bianchi, la sorella), Davide Barzan. Le prime parole sono state sulla famosa frase proferita da Loris Bianchi: “Giustizia è stata fatta”, riferita anche da Louis Dassilva durante l’interrogatorio.
PIERINA PAGANELLI, LORIS BIANCHI: “NON SO PERCHE LOUIS…”
A riguardo l’ospite ha spiegato: “Si il dialogo c’è stato, ci siamo visti un paio di volte, dopo che è morta Piera verso l’ora di pranzo. Ci sono cose che non ricordo di aver detto, la frase è stata spiegata più volte, io e Loris abbiamo parlato già di questa cosa e mi fa strano che lui abbia ritirato fuori questa frase, io avevo già spiegato cose che ha detto su di me e viceversa, molto strano che le ritira fuori. La scoperta dell’assassinio io la sono venuta a sapere da lui, poi il come fosse stata uccisa no, si vociferava che fosse stata uccisa con un sacchetto”.
Si parla quindi dell’incidente di Giuliano, figlio di Pierina Paganelli, per cui Loris Bianchi è stato sentito per tre ore in questura nella giornata di mercoledì: “Quando mio cognato è stato assalito, o ha avuto un incidente, io dormivo, erano attorno alle 7 e 7:30 quando ho ricevuto la telefonata di mia sorella, eravamo tutti e due a letto. Io ho visto Louis attorno alle 8:30/8:40 quando sono arrivato in via del Ciclamino, mia sorella dice che fosse prima”.
PIERINA PAGANELLI, LORIS BIANCHI E L’INCONTRO CON LOUIS
Loris Bianchi ha aggiunto: “Non mi ha detto da dove stava arrivando. Gli ho detto la notizia di Giuliano, e in quel momento c’era anche mio nipote. Quando gliel’ho detto mi ha dato due pugni alla macchina e sembrava dispiaciuto per quanto successo, visto quello che era già accaduto a Manuela”.
Gianluigi Nuzzi ha quindi chiesto a Loris se Louis fosse uno che rispondeva in maniera sgradevole con gesti alle notizie, e Loris ha replicato: “No, assolutamente no, io quello pochissime volte che ho parlato con lui era molto sullo stile porgi l’alta guancia. Come mai allora questi due pugni? Cosa plateale, non so, a me ha dato la sensazione di una imprecazione, era dispiaciuto, non è che mi ha spaccato la macchina comunque”. A Loris Bianchi hanno portato via ieri due cellulari in questura: “Non ho imprecato a questo gesto, mi hanno chiesto il permesso – ha spiegato ancora il fratello della nuora di Pierina Paganelli – mi hanno fatto firmare e mi hanno anche detto che avrei potuto rifiutarmi, visto che non c’era una indagine”.
PIERINA PAGANELLI, PARLA LORIS BIANCHI: “MAI RESETTATO I TELEFONI”
E ancora: “E’ stata una cosa decisa la mattina stessa, non c’è stato alcun problema, come sempre ho collaborato. Un cellulare ce l’ho da sempre, gli ho dato quello vecchio più uno nuovo. Ho mai resettato i telefoni? No, da quando ho fatto il passaggio no. Il passaggio dei cellulari è avvenuto dopo la morte di Pierina Paganelli. Ho avuto un telefono fino a giugno che avevano gli inquirenti poi ho comprato un telefono di maggiore qualità e ho fatto il bypass, il vecchio l’ho tenuto e non è mai stato resettato”.
A quel punto Gianluigi Nuzzi ha parlato con Davide Barzan in merito al colloquio di Loris Bianchi: “Non è stato formalizzato, era per le copie forense dei dispositivi e per non lasciare spazio a ricostruzioni alternative da parte della difesa di Dassilva, ricordiamo che la difesa ha puntato il dito contro Manuela e Loris Bianchi e le motivazioni del Riesame sono assolutamente a favore dei miei assistiti”, ha concluso il consulente.