Louis Dassilva sull’omicidio di Pierina Paganelli: “Io innocente. Qualcuno sta tentando di tirarmi in ballo, forse Manuela”

La caccia all’assassino di Pierina Paganelli è una partita complessa e ancora tutta aperta. Nei 5 mesi trascorsi da delitto, non ci sono mai state iscrizioni nel registro degli indagati nonostante l’attenzione investigativa si sia posata su almeno tre persone ritenute di potenziale interesse per l’inchiesta: i fratelli Manuela e Loris Bianchi (la donna è la nuora e vicina di casa della vittima) e Louis Dassilva, altro condomino di via del Ciclamino. Intervistato da La vita in diretta, oggi quest’ultimo grida pubblicamente la sua innocenza e sostiene una versione inquietante che lo vedrebbe addirittura al centro di un piano ordito per incastrarlo.



Qualcuno sta per tirarmi nel mezzo, o sta pianificando di farlo, per mettermi in trappola. Se tra queste persone c’è Manuela (Bianchi, ndr)? Potrebbe. Io sono estraneo ai fatti e ho fiducia totalmente nella giustizia. Quella sera non sono uscito (…). Quello ripreso dalle telecamere non ero io. Sospetti su Manuela Bianchi e Loris? Io mi sono fatto un’idea, ma mi fermo lì. Adesso non parlo più con lei, voglio stare con mia moglie che è il mio amore di sempre e per il futuro. Quello che ho visto fino ad ora è che qualcuno sospetta che io sia il responsabile perché sono senegalese. Non voglio vittimizzarmi, però sappiamo la storia del mondo come è stata fino adesso. Mi dispiace per Pierina Paganelli, sapendo che non ha potuto vedere suo figlio tornare a casa. Mi ha fatto male – ha concluso Dassilva tra le lacrime, e mi dispiace veramente perché io so cosa vuol dire la mamma perché l’ho persa“.



Omicidio Pierina Paganelli, Louis rompe il silenzio e racconta la sua versione!

5 mesi dopo l’omicidio di Pierina Paganelli, la 78enne uccisa con 29 coltellate il 3 ottobre scorso a Rimini, il giallo di via del Ciclamino non ha ancora una soluzione. Non c’è un nome né volto del killer dell’anziana colpita nell’area sotterranea dei garage del condominio in cui viveva al ritorno da un incontro di preghiera con il gruppo dei Testimoni di Geova. Ancora è caccia all’assassino, senza indagati. Tra le persone finite nel cono dell’attenzione investigativa c’è Louis Dassilva, 35enne senegalese vicino di casa della vittima e della nuora Manuela Bianchi, con la quale lui avrebbe avuto una relazione clandestina e finita anche lei sotto la lente insieme al fratello Loris.



Poche ore fa, attraverso le telecamere de La vita in diretta, Louis Dassilva ha deciso di rompere il silenzio e di rendere nota al pubblico la sua versione sulla notte del delitto. L’uomo vive ancora nel palazzo teatro del mistero insieme alla moglie Valeria Bartolucci, che lo ha sempre difeso a spada tratta e dalla quale non intende separarsi nonostante il terremoto coniugale che la rivelazione sul presunto tradimento con Manuela Bianchi, quello che la stessa Bartolucci definisce “una trescazza”, avrebbe innescato tra le mura domestiche.