Mattino 5, talk di Canale 5, si è soffermato stamane sul caso di Pierina Paganelli, intervistando Manuela Bianchi, nuora della vittima nonché amante del presunto omicida Louis Dassilva, al momento in carcere. Negli scorsi giorni i legali del 34enne senegalese si sono detti convinti che più di una persona abbia agito nel delitto di Pierina Paganelli, e la nuora ha confermato il sospetto: “Io ho sempre pensato a due persone, ma come minimo, nei miei pensiero dal primo giorno che ho parlato con il dottor Paci (il procuratore ndr) di loro, mi trovavo a dire loro, loro, loro come se sapessi chi fossero, riferito ovviamente a degli ignoti, assolutamente”.
Emanuela Canta di Mattino 5 ha quindi incalzato Manuela in merito alla testimonianza della vicina di casa che la sera dell’omicidio, proprio nei minuti in cui la povera Pierina veniva assassinata, avrebbe provato a chiamare l’ascensore che risultava però fuori uso: “L’ascensore bloccato proprio in quegli istanti? E’ possibile che qualcuno l’abbia bloccato mentre per quanto riguarda la luce dovrei sapere se lei ha provato anche alle spalle sue perchè la luce a fianco dell’ascensore, come ho sempre detto, non funzionava da tanti mesi”.
PIERINA PAGANELLI, MANUELA: “L’ASCENSORE FUORI USO? FORSE….”
Manuela Bianchi ha proseguito: “Per cui poteva essere che lei ha spinto quello e non funzionava logicamente o che avessero staccato la luce, l’ascensore bloccato fa comunque pensare che qualcuno lo stesse bloccando, più di una persona? Non so come sono andate le cose”.
Sul fatto che qualcuno dice che sarebbero passati troppi minuti dalla scoperta del cadavere di Pierina Paganelli alla chiamata dei soccorsi della stessa Manuela Bianchi, precisamente 11 minuti, la nuora della vittima replica: “Non ho mai urlato? Chi mi conosce non è sorpreso, in 23 ore di travaglio non ho mai urlato, sono abbastanza implosiva e non esplosiva, mi ricordo benissimo come è andata, ho fatto sicuramente un sospiro di paura, di terrore, ma non ho emesso un suono e di questo sono sicurissima”.
PIERINA PAGANELLI, MANUELA: “NON SO DIRTI PERCHÈ HO CHIAMATO I SOCCORSI…”
E ancora: “Io posso dire quello che ho fatto ma non posso motivare, non so dirti se 11 minuti sono tanti o pochi. Quella mattina ero scioccata di conseguenza non potrei mai dirti con precisione se mi son fermata un minuto o trenta secondi”.
Alla domanda sulla possibilità che uno dei due dna femminili trovati sul cadavere di Pierina Paganelli potrebbe essere di Manuela Bianchi lei ha risposto con un silenzio per poi scoppiare a ridere: “Uno non potrebbe essere il mio, non ho mai toccato il corpo di Pierina Paganelli. Io mi sono tranquilla e serena, non sono l’unica donna che può essere attenzionata a riguardo. Sono due dna femminili? Io aspetto il lavoro degli inquirenti per capire di chi sia questo dna, Pierina veniva l’adunanza quindi in parecchi avrebbero potuto toccarla, ma non ho la più pallida idea non è il mio mestiere”.
PIERINA PAGANELLI, I MISTERI DEL GIALLO
Sembrano ancora molti quindi i misteri da chiarire in merito all’omicidio della povera Pierina Paganelli, ricordiamo, assassinata il 3 ottobre del 2023. Una possibile svolta potrebbe comunque arrivare a breve, a seguito dell’incidente probatorio sul video della famosa Cam 3 della farmacia che per l’accusa riprende Louis Dassilva alle ore 22:17 del 3 ottobre dell’anno scorso, mentre per la difesa potrebbe essere un altro uomo, forse il condomino Emanuele Neri, che dice di riconoscersi nello stesso filmato.
Nel caso in cui venisse dimostrato che quella persona che passa sotto la telecamera non sia il 34enne senegalese, a quel punto è quasi certo che i suoi avvocati chiederanno nuovamente la scarcerazione, dopo che la stessa era stata respinta la scorsa estate.