C’era Manuela Bianchi, la nuora di Pierina Paganelli, negli studi di Quarto Grado. L’amante di Louis Dassilva, quest’ultimo in carcere per l’omicidio della donna di Rimini, ha voluto replicare ai sassolini che si è tolta dalle scarpe Valeria Bartolucci, la moglie di Louis: “Io volevo un figlio da Louis per metterlo spalle al muro? Assolutamente no. I bambini mi piacciono a prescindere ma quando si parla di una famiglia e vuoi bene ad una persona, già la famiglia è una coppia. Ricordiamoci l’età che ho, sognare quando si vuol bene a qualcuno è bello, ma la realtà è un’altra cosa. Valeria simile a me nel trucco quando è venuta qui? Lei ha cambiato look ma lo cambia spesso”, ha detto poi Manuela Bianchi incalzata dal conduttore Gianluigi Nuzzi sulla similitudine fra le due donne.
L’amante di Louis Dassilva precisa: “Non ci sono altri messaggi sui figli, io ho cancellato tutta la chat ma la cancellavo man mano, ho sempre detto la verità, anche perchè il cellulare lo prendeva anche mia figlia, le chat venivano cancellate regolarmente”. Ma come è possibile che Valeria non si sia accorta di nulla? “Non dovete chiederlo a me – precisa la nuora di Pierina Paganelli – ma ha detto della signora Bartolucci la loro coppia era aperta e se magari ha pensato a questa cosa forse l’ha voluta accantonare ma dovete chiederla a lei”.
PIERINA PAGANELLI, MANUELA BIANCHI E GLI INCONTRI CON LOUIS
Sugli incontri fra i due amanti sul luogo del delitto: “E’ una cosa non vera, mai incontrato Louis dove è morta mia suocera. Ci siamo visti per le scale ma è un’altra cosa. Ci siamo scambiati dei messaggi? Ho già detto che ho messo un biglietto con un regalino per Louis una sola volta in quel posto”, e Quarto Grado mostra una grata del condominio di via del Ciclamino.
Manuela comunque precisa: “Io dopo la morte di mia suocera non abitavo più in casa mia e le uniche due volte che ho visto Louis e sto parlando di aprile, noi non ci siamo mai scritti ne visti. Quando ci siamo rivisti io sono venuta da un’altra casa, quindi che lei sia scesa dopo di me e che io sgattaiolavo fuori, è assolutamente impossibile”. Incalzata da Carmelo Abbate ha poi aggiunto: “Io su Telegram ho messo una bottiglia di vino che mi aveva regalato Louis ma non mi sono mai incontrata con Louis dove è stata uccisa mia suocera”.
PIERINA PAGANELLI, MANUELA BIANCHI E LE MINACCE ALLA FIGLIA
La nuora di Pierina Paganelli è tornata anche sulle minacce di Valeria alla figlia, le famose frasi della bara bianca: “Io mi domando come non si sia vergognato di minimizzare una minaccia così grave nei confronti di mia figlia”, dice parlando con Carmelo Abbate, che aveva in qualche modo “giustificato” le parole di Valeria. “Andare a querelare Valeria dopo tutto quello che lei ha fatto…”, è la replica di Abbate.
Manuela Bianchi, la nuora di Pierina Paganelli, ha quindi replicato a Valeria sulle “trame” alle sue spalle: “Ho ceduto ad un corteggiamento anche abbastanza lungo, colpa mia di aver ceduto, non ho scusanti, ma il fatto che mi invitava a prendere il caffe, o mi invitava una sera a guardare un film, spesso e volentieri io ho detto no ma questo non viene detto. Perché mi invitavano di più in quel periodo rispetto a quello precedente? Probabilmente c’era qualcuno che aveva piacere… Non so perchè Valeria mente, se è stata innamorata e crede nell’innocenza di suo marito fa bene a difenderlo fino alla fine ma non so se ci siano state delle bugie per difenderlo. Io non sono più innamorata di Louis Dassilva, gli ho voluto un bene dell’anima. Non è stato facile, ma ad entrambe è passato sopra un carro armato più volte, ne abbiamo passate… So per certo che ha chiesto un perdono a sua moglie tramite questa lettera diffusa”.
PIERINA PAGANELLI, MANUELA BIANCHI SUI TESTIMONI DI GEOVA
Gianluigi Nuzzi ha domandato come sarà il Natale della nuora di Pierina Paganelli: “Il Natale non lo festeggiavano anche prima essendo Testimoni di Geova ma ciò non significa che Pierina Paganelli non mancherà. Io non faccio più parte ormai di quella famiglia e la mancanza di mia suocera è grande e tutta la famiglia continuerà a sentirla, a prescindere da Natale”.
E ancora: “I Testimoni di Geova non pregano i morti ma la ricordo tantissimo, io non sono ancora Testimone ma la mia fede è rimasta invariata. Mi dispiace molto di essere uscita da quella comunità. Si è parlato tanto all’inizio dei Testimoni e forse si è anche indagato, rimane comunque il fatto che per me è la mia fede e non credo che abbia regole rigide. Io sono stata estromessa? Diciamo di sì, io ho scritto una lettera per uscire ma prima o poi mi avrebbero estromesso per quello che dice la bibbia”.