Storie Italiane si è soffermato stamane nuovamente sul caso dell’omicidio di Pierina Paganelli, la 79enne di Rimini uccisa il 3 ottobre del 2023, e in collegamento vi era Manuela Bianchi, la nuora della povera donna, nonchè il suo consulente Davide Barzan. Le ultime novità riguardano l‘udienza per l’incidente probatorio a cui era presente anche Manuela: “Sono stata invitata dal mio avvocato – ha raccontato la stessa – ho avuto piacere di essere presente, avevo tutti il diritto di esserci, è stato bello vedere come lavorano, l’emozione c’era, è stata grande, ma non era una emozione positiva in quanto eravamo lì per una cosa così grave, ho visto una persona dietro le sbarre (dice Manuela riferendosi a Louis Dassilva ndr), e ovviamente spero che a breve non ci sia più”.



E ancora: “Louis l’ho intravisto ma non era quello il mio scopo dell’essere presente quella mattina. Mi ha fatto molto piacere essere presente, ho visto una grande serietà di avvocati, gip e di tutte quelle persone che stanno indagando su questo caso”.

PIERINA PAGANELLI, DALL’INCIDENTE PROBATORIO ALLE MINACCE DI VALERIA

Il riferimento è all’udienza sull’omicidio di Pierina Paganelli per l’incidente probatorio che ha stabilito che bisognerà “verificare” il famoso video della Cam 3 della farmacia di via del Ciclamino, di conseguenza Louis Dassilva dovrà ripassare sotto la telecamera incriminata e assieme a lui ci sarà anche il condomino che dice di identificarsi nel video ma che invece secondo l’accusa ha come protagonista proprio l’arrestato.



Storie Italiane ha quindi mandato in onda le minacce di Valeria Bartolucci, moglie di Louis Dassilva, risalenti al giorno dell’arresto del 34enne senegalese, e nelle quali la stessa sottolinea di volersi vendicare facendo del male non soltanto a Manuela ma anche alla figlia della stessa. “Io ne sono venuta a conoscenza dopo che l’avete fatto voi, sono parole così forti che anche il consulente di Davide Barzan ha riflettuto bene prima di farmele ascoltare. Sentire queste cose, soprattutto per una madre sono la cosa più dolorosa che ci possa essere. Io ho finito la pazienza, ho cercato di stare tranquilla, so che ho delle colpe legate esclusivamente ad una relazione che tutti voi conoscete, ma arrivare a tanto non è umano”, dice Manuela Bianchi piangendo



PIERINA PAGANELLI, MANUELA: “NESSUNO SI DEVE PERMETTERE…”

E ancora: “Nessuno si deve permettere di arrivare a dire determinate cose su mia figlia ma neanche a pensarle, io chiedo aiuto alla giustizia che questa cosa non venga ripetuta e che vengano presi provvedimenti, non è possibile che una persona arrivi a dire tanto, credo che tu Eleonora la pensi come me”. E ancora: “In ogni altro caso se una persona avesse detto queste cose sarebbe stata presa una misura”.

Davide Barzan ha aggiunto: “Sono minacce molto gravi anche ad una minore, mi associo alle dichiarazioni di Manuela, siamo già intervenuti quindi ci auspichiamo che il pubblico ministero possa prendere la decisione che più gli sembra opportuno, ma lo deve fare nell’immediatezza perché parliamo di una minorenne. Manuela è stata vittima di una aggressione solo da parte della Bartolucci, lei è rimasta totalmente inerme, non si può escludere che in futuro possa succedere qualcosa di più grave. Non deve passare un messaggio sbagliato, che la magistratura non intervengano minacce di morti così gravi, lei ha detto che vuole vedere soffrire Manuela con una bara bianca per la figlia”.

PIERINA PAGANELLI, LE SCRITTE CONTRO MANUELA BIANCHI

Eleonora Daniele: “Non ci allontaniamo totalmente ed esprimiamo solidarietà verso Manuela”. Barzan aggiunge: “Lei riferisce le parole dell’acido, della tanica, della pistola San Marino, agli agenti della squadra mobile, non a Paperino e Pluto, che erano intervenuti per la custodia cautelare in carcere del marito che è fortemente indiziato per l’omicidio di Pierina Paganelli. Non è una minaccia di una persona che non è nessuno. La seconda minaccia, quella della minorenne, la riferisce in una intercettazione ad un’amica, che è ancora più grave”.

Manuela Bianchi ha quindi ripreso la parola spiegando: “Altre minacce? Qualcosa è arrivato ancora ma non ricordo di preciso perchè sono state talmente tanti, mentre so per certo che le scritte apparse sui muri alla fine ha ammesso Valeria Bartolucci di averle scritto”.

PIERINA PAGANELLI, LE SCRITTE DI MINACCE A MANUELA BIANCHI

Barzan precisa: “Si tratta della scritta vicina all’ascensore e anche nel sottopassaggio di via del Ciclamino, ti monto e ti smonto come i mobili Ikea, riferendosi al foglio che è stato appeso all’ascensore in via del Ciclamino, è una questione che è emerge dagli altri, non voglio dire altro ma sicuramente l’ha ammesso lei”.

Manuela ha precisato: “Non sono sicuramente scritte piacevoli, sono minacce di morte e siamo arrivati decisamente oltre. Del fatto che si dica can che abbaia non morde, non me ne faccio nulla, visto che a me basta una sola volta. Lei dice che vuole vedermi soffrire, e mia figlia mi è scappata di casa per questa vicenda, penso che questa ragazza abbia sofferto già troppo, bisogna fare qualcosa assolutamente, non c’è limite a questa cosa”. Barzan ha aggiunto: “Da quando è uscito il servizio la minore ha deciso di trasferirsi, dopo la diretta andrò direttamente in procura perché devono intervenire nell’immediatezza. Sicuramente nei confronti di Valeria era stata emanata una misura cautelare poi qualcuno ha ritenuto di non procedere anche per l’arresto di Dassilva, ma secondo me il GIP ha preso un grande abbaglio, non doveva non convalidare all’epoca la misura cautelare che era un divieto di avvicinamento con braccialetto”.