“Per la sua sicurezza è la scelta giusta“: così Giuliano Saponi, figlio di Pierina Paganelli, commenta la decisione di sua moglie Manuela Bianchi, tra i sospettati mai indagati dopo l’omicidio della suocera, che poche ore fa ha lasciato la loro abitazione di via del Ciclamino, a Rimini, perché preoccupata dalle continue minacce anonime ricevute finora. “Io resterò qui, per ora sì, poi si vedrà, mi sento al sicuro“, ha aggiunto l’uomo che conferma la crisi nel suo matrimonio dopo la scoperta della relazione extraconiugale tra Manuela Bianchi e il vicino di casa senegalese – anche lui attenzionato nell’inchiesta sul delitto – Louis Dassilva.
Giuliano Saponi è convinto che gli inquirenti abbiano imboccato la pista giusta per risolvere il giallo e trovare l’assassino di sua madre, assassinata brutalemente con 29 coltellate nel garage sotterraneo dello stesso palazzo il 3 ottobre scorso. L’uomo non sembra avere alcun dubbio sulla moglie, ritenendola incapace di commettere un crimine, e pensa che gli investigatori siano a un passo dalla svolta. Non è chiaro se il figlio di Pierina Paganelli abbia dei sospetti su qualcuno lontano dalla cerchia dei soggetti già finiti nel cono investigativo fino a questo momento. Certo è che il riserbo degli inquirenti è massimo, mentre proseguono sopralluoghi e analisi delle immagini delle telecamere che insistono intorno al teatro del crimine.
Pierina Paganelli, testimoni: “Manuela Bianchi con Louis e un connazionale in garage…”
La trasmissione Ore 14 ha raccolto la testimonianza di alcuni vicini di Manuela Bianchi che sosterrebbero di averla vista parlare con Louis Dassilva e un connazionale di quest’ultimo, circa 20 giorni prima del delitto, sul pianerottolo e nel garage di via del Ciclamino. Una circostanza smentita con forza dalla nuora di Pierina Paganelli ai microfoni della stessa trasmissione, intervistata sul punto per chiarire la sua posizione in merito al racconto emerso poche ore fa.
“Non ho mai conosciuto in vita mia un amico di Louis – ha dichiarato la donna –, per cui già questa è la risposta che non ho mai parlato con nessun suo amico, né di colore né bianco né cinese, non è mai successo che noi tre abbiamo parlato, noi tre parlo di questa persona ipotetica, insieme da qualche parte, fosse stato anche in un bar lontano. Non è mai successo. (…) Non sospetto di nessuno dei miei vicini, certezze sull’alibi posso darle solo a mio fratello (Loris Bianchi, ndr) e a mia figlia perché eravamo insieme, ma conosco le persone. Spero che il pubblico ministero stia allargando le ricerche, perché abbiamo bisogno di tornare a casa tranquilli. A tutt’oggi non mi so spiegare perché è successa questa cosa“.