PIERINA PAGANELLI, MANUELA DIFENDE LOUIS DASSIVA: “NON È UN ASSASSINO!”

Non si sbroglia il giallo di Pierina Paganelli, la 78enne trovata senza vita davanti al garage di casa a Rimini, uccisa. Ieri il programma di Rete Quattro, Quarto Grado, è tornato a parlare con Manuela Bianchi, nuora della vittima nonché amante di Louis Dassilva, quest’ultimo l’unico indagato nella vicenda. “Quali motivi aveva per uccidere mia suocera? Nessuno, perché il mio rapporto con mio marito era in crisi da tempo, mia suocera lo sapeva, per cui non c’era alcuna paura che venisse fuori qualcosa, mia suocera era al corrente”.



E ancora: “Io non avevo un movente, in questi mesi è stato detto che io odiavo mia suocera, o che tra noi c’era un rapporto burrascoso… c’era freddezza fra di noi e ci stavo male ma il motivo è perchè le volevo molto bene, quindi tutto il contrario dell’odio. Il movente non è da parte mia ne da parte di qualcuno che le stava vicino. Il massimo che ha potuto vedere in me – dice poi riferendosi a Louis Dassilva – è stato il dispiacere che il rapporto con la suocera si fosse raffreddato, se questo può bastare ad uccidere una persona con 29 coltellate, allora posso credere che gli elefanti volano”.



PIERINA PAGANELLI, MANUELA BIANCHI: “FORSE HA VISTO QUALCOSA…”

Ma chi poteva volere del male a Pierina Paganelli? “Non sono riuscita a darmi una risposta, forse ha visto qualcosa che non doveva vedere ma senza accorgersene perchè se se ne fosse accorta ne avrebbe parlato sicuramente con i figli”. Ma la relazione fra Manuela e Louis Dassilva è conclusa? “La nostra relazione è finita da tempo, andava scemando già prima della morte di mia suocera, non ci sono mai stati messaggi, telefonate, incontri, nulla dopo la morte di mia suocera. A gennaio mi ha mandato una nota vocale, mi diceva che fra noi non ci sarebbe stato più niente perché la donna della sua vita era sua moglie e aveva scelto lei”.



Il vostro ero una vero amore? “Se lo fosse stato oggi saremmo insieme. All’inizio della nostra frequentazione ero abbastanza convinta che potesse essere una persona adatta a me, non avrei continuato ad essere la terza, l’occasione, avrei avuto il piacere di provarla una vita insieme a lui, ma lui vuole stare con sua moglie. Quando è iniziata questa relazione? Questa relazione è iniziata alla fine di aprile, prima c’era stata qualche telefonata, uno scambio di parole, un sorriso”.

PIERINA PAGANELLI, MANUELA BIANCHI: “HO CANCELLATO TUTTE LE CHAT CON LOUIS DASSILVA MA…”

Ma perchè avete cancellato le chat il giorno della morte di Pierina Paganelli? “Louis Dassilva non ha cancellato nulla – spiega Manuela Bianchi – io invece ho pensato che se fosse venuto fuori non volevo rovinare la sua famiglia, è un tradimento comunque e mi dispiace che Valeria lo venisse a sapere e mi dispiaceva rovinarle la vita. Ti giuro che non so in un momento così tragico come mai ho pensato a questa cosa, io non ho più un messaggio con lui ma ce li hanno gli inquirenti visto che li hanno ritrovati tutti”.

Manuela Bianchi ha poi spiegato che la notizia dell’indagine nei confronti di Louis Dassilva le ha fatto “un effetto forte, la botta è arrivata, è una persona a cui ho voluto bene, ma essere indagati è anche a tutela della persona che è indagata, sono tranquilla anche perchè so che le indagini saranno negative, lui è assolutamente innocente. Una violenza sessuale a Pierina Paganelli? Non ci posso neanche pensare, faccio fatica a parlare di lei nonostante siano passati 8 mesi”. Manuale ribatte quindi alla consulente di Louis Dassilva e Valeria, Bruzzone circa i suoi movimenti sospetti: “E’ vero che la mattina in cui abbiamo ritrovato il corpo non ho bussato alla porta di Pierina Paganelli ma in quel momento avevo identificato quella donna come un’altra signora del mio condominio”. E ancora: “Non ho paura di essere indagata o arrestata, magari verrà il mio turno, se sarà così sono tranquilla, so benissimo cosa ho fatto e se mai succedesse sono sicura che sarà una parentesi che rispetto a quanto abbiamo passato in questi 8 mesi… sarà solo una parentesi, finirà, l’importante è che trovino il colpevole”.