Il giallo di Pierina Paganelli potrebbe essere a un punto di svolta e non si esclude l’ipotesi di imminenti misure cautelari. È quanto emerge dalle indiscrezioni riportate poche ore fa dal programma La vita in diretta, secondo cui l’autopsia avrebbe anche rilevato un dato importante: la 78enne sarebbe morta quasi alla fine dell’azione omicidiaria, dopo oltre 20 coltellate. Sarebbero 29 i fendenti che hanno raggiunto Pierina Paganelli in diverse parti del corpo, alcuni a carico delle mani e delle braccia mentre la donna cercava disperatamente di difendersi.
Accertamenti in corso anche sull’ascensore che collega la scena del crimine, la zona box auto sotterranea del condominio di via del Ciclamino a Rimini, e l’interno del palazzo in cui viveva la vittima e dove, la notte del delitto, il 3 ottobre scorso, si trovavano i tre sospettati ma non indagati: la nuora di Pierina Paganelli, Manuela Bianchi, il fratello di quest’ultima, Loris, e il vicino di casa e amante della stessa, Louis Dassilva.
Un nuovo testimone nel giallo di Pierina Paganelli: “Quella notte ho sentito…”
Il caso della 78enne uccisa a Rimini con 29 coltellate il 3 ottobre scorso, nell’area garage sotterranea del condominio di via del Ciclamino, continua a riservare colpi di scena che potrebbero portare alla svolta. Il killer di Pierina Paganelli è ancora ignoto, ma molto potrebbe rivelare l’analisi di una telecamera che avrebbe ripreso un uomo aggirarsi nei pressi del palazzo quella sera in orario di notevole interesse investigativo. Pierina Paganelli è stata assassinata al suo ritorno dal gruppo di preghiera locale dei Testimoni di Geova, intorno alle 22:15 di quella sera. Chi ha agito potrebbe essere una persona a lei nota e potrebbe aver guadagnato una via di fuga proprio addentrandosi nello stabile e sfruttando le sue “conoscenze” sulla geometria di quei luoghi.
Poche ore fa, è emersa una nuova testimonianza sulla notte del delitto e a riportarla è stato il programma Mattino 5. Si tratta del racconto di un residente che ha chiesto di rimanere anonimo: “Verso le dieci e un quarto avevo le finestre aperte sia nella sala che in cucina, ho sentito un urlo che proveniva, siccome nel garage fa eco, per me proveniva comunque dal garage. Siccome ci sono stati episodi con bambini che litigano, all’interno dello stesso garage, non ci ho fatto caso più di tanto insomma. Precedentemente ho sentito anche una discussione animata e mi sembravano due donne. Successivamente le urla. A me sembravano voci femminili, non ho riconosciuto la voce di Pierina perché erano distanti e facevano eco. Un urlo abbastanza straziante e poi basta“. La versione del testimone sembra coincidere con quanto registrato da una telecamera interna all’area garage dove Pierina Paganelli è stata ammazzata: un audio in cui si sentono le grida disperate della 78enne proprio negli istanti in cui l’assassino la colpisce senza pietà.