Dopo quasi sei mesi di indagini ed analisi, alla fine si è concluso il lunghissimo lavoro del super perito incaricato dalla procura riminese Emiliano Giardina per capire di chi siano quei due DNA maschili prelevati dalla scena dell’omicidio di Pierina Paganelli: un caso estremamente complesso e che per ora non sembra trovare ancora nessuna reale spiegazione su quanto accaduto alle 78enne nel garage della sua abitazione in via del Ciclamino; con tutte le ipotesi della procura che sembrano muovere attorno alla figura di Louis Dassilva che intratteneva una relazione extraconiugale con Manuela Bianchi, nuora di Pierina Paganelli.
Facendo un passetto indietro, Pierina Paganelli fu uccisa il 3 ottobre del 2023 da ignoti e per ragioni mai veramente chiarite, mentre dopo le ovvie indagini il cappio si strinse attorno al collo del solo Louis Dassilva – per così dire – ‘incastrato’ dal famoso video della Cam 3 di una farmacia vicina a via del Ciclamino in un orario compatibile con la morte della 78enne (mentre lui raccontò di essere rimasto in casa tutta la sera a dormire sul divano); il tutto mentre sulla scena vennero prelevati anche quattro differenti DNA: i primi due compatibili con due differenti uomini e gli altri due femminili.
Nessuna traccia biologia di Louis Dassilva sul luogo dell’omicidio di Pierina Paganelli: “Un risultato importante”
Dato che quei DNA sono rimasti avvolti da una spessa coltre di mistero per parecchi mesi – e nel frattempo si sono pure deteriorati a causa di una scorretta conservazione che li ha fatti ammuffire – era stato incaricato il perito per capire se quelli maschili (dato che i femminili sono stati giudicati scollegati dall’effettivo omicidio) fossero compatibili con i ‘protagonisti’ della vicenda: su 34 reperti ed 11 profili confrontati – però – il dottor Giardina non riuscito ad individuare nessuna corrispondenza, neppure con l’unico indagato già in carcere Dassilva.
Restano – insomma – ignoti i DNA ‘maschio 1’ e ‘maschio 2’ prelevati sulla scena dell’omicidio di Pierina Paganelli, ma la semplice negazione che siano compatibili con Dassilva rappresenta per i legali dell’uomo “un risultato importante” che potrebbe unirsi anche all’auspicato “esito egualmente favorevole (..) sull’incidente probatorio sul filmato della Cam 3” per giustificare “l’istanza di scarcerazione” del loro assistito.