Omicidio Pierina Paganelli: presto l’esito dell’incidente probatorio su Louis Dassilva

La diretta odierna di Storie Italiane è tornata a parlare dell’ormai famosissimo caso di Pierina Paganelli, brutalmente uccisa nei garage del condominio in cui viveva da quello che – allo stato attuale – è un ignoto: secondo la Procura questi potrebbe essere Louis Dassilva (unico iscritto nnel registro degli indagati, sottoposto a detenzione cautelare) la cui presunta presenza sulla scena del crimine sarebbe collegata al frame di una telecamera di sorveglianza che l’ha inquadrato mentre passava davanti ad una farmacia poco distante dal luogo in cui Pierina Paganelli è stata uccisa.



Aprendo immediatamente sull’attesa comparazione legata all’incidente probatorio, la trasmissione di Eleonora Daniele ha mostrato in anteprima il test svolto in segreto dalla procura nel quale Dassilva è stato fatto passare davanti alla cam 3 della farmacia poco distante dalla casa di Pierina Paganelli: dalle analisi emerge “una corrispondenza accurata e dettagliata“, legata soprattutto alla postura del braccio destro dell’indagato affetto da una retroflessione posturale; mentre un secondo test ha dimostrato che l’ignoto indossava sulla testa un paio di occhiali con le lenti trasparenti.



Davide Barzan: “Concordo con il risultato dei PM sull’indicente probatorio”

Intercettato fuori dal tribunale in mattinata da Storie Italiane, il legale che assiste l’unico indagato per l’omicidio di Pierina Paganelli – il dottor Andrea Guidi – ha spiegato brevemente che oggi si terrà un’udienza di rinvio legata ad “una richiesta che abbiamo già inviato per il deposito di un elaborato parziale riferito all’incidente probatorio sul DNA per verificare la compatibilità del profilo di Louis Dassilva con le tracce biologiche trovate sulla scena del crimine” con l’obiettivo di ottenere – ovviamente a fini difensivi – “la certificazione sulla non comparabilità” dell’indagato.



Dal conto suo – invece – il dottor Davide Barzan (nel caso di Pierina Paganelli consulente per conto della nuora della vittima Manuela Bianchi) ha spiegato che oggi “valuteremo la richiesta” precisando che “non sappiamo di cosa si tratti”; mentre parlando dell’incidente probatorio sulla cam 3 sostiene che si tratta di “comparazioni importanti perché su quelle si basa l’accusa del PM”, precisando che il test svolto pochi giorni fa dimostra che “l’incidente (..) si può fare” e che ora si dovrà procedere nella verifica “del colore della pelle con dei patch, della retroflessione perché è un vizio di postura unico dell’indagato e della velocità di progressione”; mentre prima di salutare la trasmissione il consulente sottolinea che “sono d’accordo con la consulenza del PM“.

Dopo la chiusura della rapida udienza di oggi, i legali che difendono l’unico indagato per l’omicidio di Pierina Paganelli si dicono “soddisfatti [perché] avevamo presentato una memoria chiedendo di depositare l’accertamento sul DNA e il giudice ha disposto in questo senso chiedendo anche di anticipare la pubblicazione nel caso in cui ci sia una risultato sulla comparabilità o non comparabilità rispetto a Louis Dassilva”; sottolineando che “questo incidente assume valore anche per il dibattimento” perché se venisse “confermata l’indiscrezione sull’incidente probatorio del DNA sicuramente chiederemo la scarcerazione“.