Pierina Paganelli: il giallo di Rimini ancora senza soluzione quando sono trascorsi ormai 5 mesi dall’avvio della misura di custodia cautelare in carcere a carico dell’unico indagato per l’omicidio, Louis Dassilva. Il vicino di casa senegalese della vittima, nonché amante della nuora Manuela Bianchi, attende di sottoporsi al tanto discusso esperimento giudiziale in sede di incidente probatorio sulla cam3 della farmacia San Martino, nel complesso di via del Ciclamino dove l’anziana fu uccisa con 29 coltellate, ma le operazioni slittano ancora.
La tempistica aggiornata, infatti, sarebbe per il prossimo febbraio quando il 34enne e un altro condomino, Emanuele Neri (che disse di riconoscersi nel filmato che invece, per l’accusa, rappresenterebbe la “prova regina” a carico di Dassilva), saranno chiamati a passare sotto la stessa telecamera per verificare se la figura ripresa la notte del delitto sia compatibile con l’uno o con l’altro. Si tratta di un test che vede in campo fior fiori di periti e consulenti, ma che potrebbe rivelarsi un clamoroso buco nell’acqua per una serie di elementi per nulla secondari. Lo slittamento, secondo quanto emerso nelle scorse ore, sarebbe stato giustificato dagli inquirenti con non meglio specificati “motivi burocratici” ma fa necessariamente i conti con un ventaglio di criticità non proprio trascurabili.
Pierina Paganelli, perché l’incidente probatorio sul video della farmacia parte in salita
Lo spostamento dell’esperimento giudiziale sulla cam3 di via del Ciclamino rischia di far sfociare l’incidente probatorio sul video della farmacia in un buco nell’acqua per via delle condizioni completamente differenti rispetto all’epoca dell’omicidio di Pierina Paganelli. Non solo perché trascorso oltre un anno, ma anche, o meglio anzitutto, perché il periodo in cui è previsto (febbraio 2025) ha condizioni intrinseche – di meteo e di buio – diverse dal mese di ottobre in cui è avvenuto il delitto.
C’è poi il nodo delle luci artificiali che, all’esterno del complesso in cui si condurrà l’esperimento con il passaggio dell’indagato Louis Dassilva e del condomino Neri davanti all’occhio elettronico della stessa farmacia, sono cambiate completamente dopo l’assassinio. Lampade e plafoniere sono state sostituite andando a modificare sensibilmente l’illuminazione dell’area di interesse investigativo. Nelle scorse ore sarebbero state ripristinate le vecchie plafoniere, ma non è chiaro se tale intervento sia sufficiente a colmare il gap nelle tempistiche.